una donna su due prova dolore. Le cure possibili- Corriere.it

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Tornare alla normalità dopo una diagnosi di tumore passa anche da qui: riappropriarsi della propria sessualità e avere una vita intima soddisfacente. Un obiettivo che, sebbene sia raggiungibile, resta di fatto ancora lontano per moltissimi pazienti e anche per tante persone guarite. Lo confermano i primi risultati dello Sportello di ascolto Sex and The Cancer, progetto nato nel 2020 con l’intento di rompere sia i tanti tabù che i diretti interessati hanno quando si tratta di affrontare la sessualità durante o dopo le terapie per un tumore, sia il silenzio dei medici, ancora poco inclini ad affrontare l’argomento che finisce così per essere completamente trascurato nella grande maggioranza dei casi. Il 57% delle pazienti prova difficoltà e dolore durante i rapporti sessuali, il 25% sperimenta un calo del desiderio e il 12% soffre di disturbi quali cistiti ricorrenti, secchezza vaginale, di problemi psicologici e insonnia.

Rompere il silenzio

I risultati dell’indagine presentata nei giorni scorsi al convegno nazionale di Sex and The Cancer offrono uno spaccato di una realtà che resta per lo più sommersa e riguardano 1.400 donne tra i 45 e i 55 anni con una diagnosi di tumore che si sono rivolte allo Sportello di orientamento psicologico e medico dell’associazione dedicato al tema della sessualità dopo il cancro. «Molte delle cure che le donne devono affrontare hanno conseguenze non solo nell’immediato, durante i trattamenti, ma anche sul lungo periodo — commenta Amalia Vetromile, ex paziente oncologica, ideatrice di Sex and The Cancer e presidente dell’Associazione Mamanonmana Aps —: patologie urogenitali e menopausa precoce sono diffuse, si ripercuotono sulla sfera della salute riproduttiva e sessuale, ma troppo spesso taciute per pudore o scarsa consapevolezza». Se oggi è possibile continuare ad avere una vita sessuale soddisfacente, è però indispensabile che i malati superino l’imbarazzo ad affrontare l’argomento con i medici e chiedano loro consigli sui problemi che li affliggono. Al fine di migliorare la salute sessuale delle donne, Sex and The Cancer collabora con diverse strutture ospedaliere per attivare percorsi che portino queste donne alla possibilità di avere terapie di supporto. «Come, ad esempio, il laser vaginale che consente di ricostituire il collagene, il trofismo, il nutrimento dei tessuti vaginali, permettendo alla donna di poter avere una vita di relazione più soddisfacente — aggiunge Vetromile —. L’azienda medica produttrice Deka ce ne ha donato uno che abbiamo installato all’Ospedale città di Aprilia».

Molti fattori influiscono sulla sessualità

Stando a statistiche internazionali circa il 60 per cento delle persone che vivono dopo un tumore, senza più segni di malattia, presentano difficoltà della sfera sessuale. L’impatto del tumore sulla sessualità è diverso per ciascuno e dipende dall’interazione di vari fattori: l’esperienza della propria sessualità prima della malattia, il tipo di cancro e di trattamenti cui si è sottoposti, la prognosi, l’età anagrafica, il genere (maschile o femminile), l’esistenza o meno di una relazione di coppia, la qualità della relazione di coppia, la propria autostima. «Le terapie oncologiche (chirurgia, farmaci o radioterapia) sono prevalentemente orientate a ridurre il tumore al massimo — spiega l’oncologa Alessandra Fabi, responsabile di Medicina di Precisione in Senologia del Policlinico Gemelli di Roma —. Queste, naturalmente, hanno effetti collaterali sull’organismo. È importante che il medico sia attento a cogliere prematuramente i segnali che arrivano dalle donne e a stimolare un dialogo medico-paziente su questi temi». Perché i rimedi esistono (da quelli per contrastare l’incontinenza, al laser per l’atrofia, fino ai lubrificanti per la secchezza vaginale, senza tralasciare il sostegno di specialisti psicologi o sessuologi), ma sono per lo  più a pagamento e uno degli obiettivi di Sex and the Cancer è sollecitare le Istituzioni affinché le cure disponibili per il trattamento della sindrome urogenitale, quale effetto collaterale delle terapie oncologiche, rientri nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea).

I disturbi nelle donne

L’insieme dei sintomi nelle donne (vampate di calore, sudorazioni, affaticabilità, disturbi del sonno, secchezza vaginale, dolori durante i rapporti e diminuzione della libido) non differisce da quelli che si presentano nella menopausa fisiologica, ma insorgono più repentinamente e sono percepiti, in particolare dalle donne più giovani, come più fastidiosi e difficili da accettare. Secchezza vaginale e dolore durante i rapporti sono sicuramente i disturbi più frequentemente riferiti: la secchezza è causata principalmente dalla carenza di estrogeni che determina cambiamenti della mucosa vaginale che si assottiglia e diventa atrofica e viene meno la normale lubrificazione. «Molte terapie, soprattutto nelle donne più giovani, portano ad avere conseguenze, come una menopausa precoce — dice Donatella Caserta, ordinario di ginecologia e direttrice della Ginecologia al Sant’Andrea Sapienza Università di Roma —: questo può determinare non soltanto l’impossibilità di avere successivamente una gravidanza (per cui molto si può oggi fare prima di iniziare le cure anti-cancro) ma, molte volte, ad avere quella che noi definiamo come sindrome uro genitale, ovvero tutta una serie di disturbi legati al basso tratto che le impediscono anche di avere rapporti».

Per gli uomini

Anche gli uomini possono avere problemi se hanno subito un intervento nell’area pelvica (retto, ano, vescica, testicoli o prostata), sono stati sottoposti a radioterapia in questa zona o hanno fatto chemioterapia. Difendere la sessualità anche al maschile è possibile, sia a livello chirurgico, con interventi che salvino quando è fattibile le aree interessate, sia adottando determinati accorgimenti nella zona quando si deve irradiare. Dalla riabilitazione ai farmaci contro la disfunzione erettile, si può fare molto per preservare la vita intima e sono determinanti anche il sostegno psicologico e la consulenza con i sessuologi.

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