«Italia viola la direttiva sulle concessioni». Avanti con la procedura d’infrazione- Corriere.it

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La Commissione europea emette un parere motivato contro l’Italia per violazione della Direttiva servizi (Bolkestein) e del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea sulle concessioni balneari in Italia. E’ quanto risulta dal pacchetto infrazioni di novembre pubblicato oggi. Il parere motivato fa seguito a una lettera di messa in mora in cui si concede allo Stato un termine di due mesi entro il quale presentare le proprie osservazioni. Qualora lo Stato membro non risponda alla lettera di messa in mora nel termine indicato oppure fornisca alla Commissione risposte non soddisfacenti, quest’ultima pu emettere un parere motivato e segnalare lo Stato alla Corte di giustizia Ue.

L’Europa da anni chiede che l’Italia metta a gara la gestione delle spiagge e dei lidi in nome delle norme sulla libera concorrenza ma ha sempre ricevuto risposte dilatorie. L’ultima, inviata dal governo Meloni(e contenuta nel decreto Milleproroghe dello scorso febbraio) , stabilisce che le attuali concessioni vengano rinnovate fino al 31 dicembre del 2024; nel frattempo il governo si impegna a una ricognizione sulla disponibilit degli spazi che possono essere assegnati. L’obiettivo del governo dimostrare che non esiste scarsit del bene da assegnare, dettaglio che consentirebbe di non applicare la direttiva Bolkenstein come richiesto da Bruxelles.

Abbiamo inviato un parare motivato sulle concessioni balneari italiane e questo d ora al governo italiano due mesi per fornire risposte e allora decideremo sui prossimi passi. La nostra preferenza sempre di trovare un accordo con gli Stati membri, piuttosto che andare in giudizio. un parere motivato e non pregiudica le trattative continue che avremo con le autorit italiane. Lo ha detto una portavoce della Commissione Ue nell’incontro quotidiano con la stampa

Il rinnovo automatico delle concessioni balneari si sta rivelando un danno per le casse dell’Erario: i 6.823 stabilimenti hanno versato nel 2022 115 milioni perl’affitto dei litorali. L’intero settore ha un fatturato di 31 miliardi. Per fare un paragone, il solo comune di Milano ricava dall’affitto dei suoi immobili in galleria Vittorio Emanuela un tesoretto di 60 milioni.

Ma lo scontro Roma-Bruxelles non riguarda solo il dossier balneari. La Commissione europea ha deciso di inviare un parere motivato all’Italia per non aver rispettato le norme dell’Ue sul coordinamento della sicurezza sociale e sulla libera circolazione dei lavoratori. Come spiega la Commissione europea in una nota, nel marzo 2022, l’Italia ha introdotto un nuovo assegno familiare per i figli a carico (Assegno unico e universale per i figli a carico): solo le persone che risiedono da almeno due anni in Italia possono ricevere questa prestazione, e solo se vivono nella stessa famiglia dei loro figli. Secondo la Commissione, questa normativa viola il diritto dell’Ue in quanto non tratta i cittadini dell’Unione in modo equo, il che si configura come una discriminazione.

(notizia in aggiornamento)

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