è suicidio. 20mila euro in banconote tagliati con le forbici

admin
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A Teolo, in provincia di Padova, sono morti asfissiati dal monossido di carbonio un’anziana donna e suo figlio. Le vittime sono L’87enne Rosa Dalla Valle e il 60enne Paolo Rampon, di professione geometra. Dopo un esame sulla scena della tragedia è apparsa chiara la natura intenzionale del gesto.




Madre e figlio morti per il monossido

Le due vittime sono state trovate all’interno della villetta bifamiliare in cui vivevano. Mamma e figlio sono morti a causa delle esalazioni di una stufa a legna.

L’attenzione dei vicini è stata richiamata dal cattivo odore: inizialmente si pensava a una fuga di gas o a un problema alla caldaia.

La tragedia è avvenuta in via Rialto a Teolo, un comune di meno di 9mila abitanti alle porte di Padova.




Nessuno rispondeva alla porta, così è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Quando gli investigatori sono entrati in casa hanno trovato la stufa accesa, tutte le finestre e i balconi chiusi e i corpi delle vittime sdraiati sui rispettivi letti.

La morte è intervenuta nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 novembre.




Ma non solo: a terra sono stati trovati anche 20mila euro in banconote, accuratamente fatte a pezzi con le forbici fino a renderle coriandoli. Il dettaglio viene riportato dal Corriere del Veneto.

Probabilmente un gesto volto a impedire ai parenti di godere dell’eredità.

Pochi contatti con l’esterno

Secondo quanto emerso, Rosa Dalla Valle e Paolo Rampon conducevano una vite estremamente riservate.




La donna era rimasta vedova da una quindicina d’anni e da allora madre e figlio avevano smesso di avere rapporti col vicinato.

Negli ultimi anni avrebbero anche smesso di avere rapporti con i parenti.

Da chiarire la natura dei decessi

Non è chiaro se madre e figlio siano morti per un patto suicida o se l’idea di farla finita sia venuta in mente a uno solo.




In questo secondo caso si tratterebbe di omicidio-suicidio.







Fonte foto: iStock

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