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Chi ha volato a Trapani o a Roma Ciampino s’è imbarcato su aerei decisamente affollati. Chi, invece, ha viaggiato a Foggia di sedili liberi ne ha trovati un bel po’. In generale più uno scalo italiano è dominato dalle low cost, più i velivoli si muovono con un alto tasso di riempimento. E lo confermano anche i numeri di un altro impianto, quello di Bergamo-Orio al Serio: il terzo in Italia per volumi di traffico e nella top ten dei «load factor». È quanto emerge dall’analisi che il Corriere ha effettuato sui dati del 2023 incrociando i numeri delle due associazioni di categoria — Assaeroporti e Aeroporti 2030 — con quelli della piattaforma specializzata Cirium Diio.
Il record del 2023
Nel 2023 gli scali italiani — messi insieme — hanno registrato il numero più alto di passeggeri sui voli di linea (esclusi quindi quelli privati, sanitari, istituzionali, eccetera): poco meno di 197 milioni, certificano le due associazioni di categoria. Il dato effettivo — depurato del doppio conteggio sui collegamenti nazionali — è di 162,3 milioni. Di questi 128 milioni sono stati sui collegamenti internazionali: dei quali i due terzi tra l’Italia e l’Unione europea (Svizzera inclusa, Regno Unito escluso).
Il «load factor» medio
Ma quanto hanno volato pieni gli aerei in Italia? Per individuare il dato il Corriere ha rapportato i numeri dei passeggeri effettivi con i sedili effettivamente messi in vendita sui singoli aeroporti del Paese. Nel 2023 un aereo da/per l’Italia — sui voli di linea nazionali e internazionali — ha avuto un tasso di riempimento medio di quasi l’83%. Un valore che è di poco inferiore alla media europea — 84,4% secondo la Iata, l’associazione internazionale delle aviolinee — e superiore a quella globale (82,3%).
In cima alla classifica
A livello aeroportuale spicca Trapani: i velivoli sono decollati e atterrati nel 2023 con oltre il 92% dei sedili occupati, secondo l’analisi. È il dato più alto tra i trentacinque scali italiani considerati: questo grazie, in parte, anche alla riduzione delle operazioni a Catania dopo l’incendio del terminal principale tra fine luglio e la prima metà di agosto. Al secondo posto si piazza Ciampino — lo scalo più piccolo della Capitale — con quasi il 90%. Quindi Rimini (poco meno dell’89%). Hanno chiuso l’anno oltre l’87% Verona, Palermo, Lamezia Terme e Bergamo (che ha avuto 16 milioni di passeggeri).
Tra i grandi scali
Tra gli altri grandi aeroporti è testa a testa tra Roma Fiumicino e Milano Malpensa (entrambi con poco più dell’81% di aerei pieni), Napoli si è avvicinato all’86%, Venezia ha chiuso con oltre l’83% e Catania con più dell’82% (c’è l’effetto, negativo in questo caso, della riduzione dei voli tra luglio e agosto per l’incendio del terminal principale).
Il record (negativo) di Foggia
Linate, il city airport milanese, segna quasi il 73%, a conferma in particolare della sua «vocazione» più business e meno turistica. In coda alla classifica — o, se si vuole, dove gli aerei hanno volato più vuoti — compaiono Ancona (che non raggiunge il 70%), Bolzano (circa il 50% del tasso di riempimento) e soprattutto Foggia che con poco più del 31% (44 passeggeri a volo) segna il dato più basso tra gli scali analizzati.
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