A Roma e Messina domani le manifestazioni indette da ‘Non una di meno’ – Cronaca

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Domani, 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza di genere, ‘Non Una di Meno’ chiama la marea in piazza per l’ottavo anno consecutivo, ‘con più rabbia che mai’.

Quest’anno “il movimento transfemminista sarà in due città che rappresentano bene l’urgenza di questo momento storico: Roma e Messina, per permettere a più persone possibile di partecipare e organizzarsi contro la violenza patriarcale!” spiega una nota.

“Dall’inizio dell’anno sono stati registrati più di 100 casi di femminicidi e transcidi, e anche le aggressioni omolesbobitransfobiche e razziste sono sempre più numerose (dati Osservatorio nazionale NUDM). La mobilitazione nazionale del 25 novembre non vuole essere una commemorazione delle vittime di femminicidio ma un punto di concentrazione della rivolta alla violenza strutturale che colpisce le nostre vite. Non un momento rituale, quindi, ma la precipitazione di una mobilitazione quotidiana – nelle scuole, nei posti di lavoro, nei quartieri, al fianco dei centri antiviolenza femministi e transfemministi – che con il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin si sta riversando in cortei spontanei nelle piazze di tutta Italia.

“Se accetteremmo le donne israeliane? La nostra piazza e apolitica e aperta a tutte e a tutte quelli che lottano con noi contro il patriarcato e la violenza di genere. Siamo contro il genocidio di uno stato colonialista nei confronti di Gaza, dei palestinesi, non contro le donne israeliane”. Lo dicono all’ANSA le attiviste di ‘Non una di Meno‘ organizzatrici delle due manifestazioni nazionali a Roma e a Messina per il 25 novembre. “La piazza è aperta in modo apolitico e apartitico. Non ci saranno bandiere e nessun simbolo. Quella di domani sarà una piazza contro la violenza di genere e contro il patriarcato”, concludono.

 

Alla manifestazione nella capitale – l’appuntamento è alle 14.30 al Circo Massimo – potrebbe prendere parte anche Elena Cecchettin, sorella di Giulia uccisa dal suo ex fidanzato. “Potrei esserci”, spiega a chi le chiede se vorrà unirsi alla “marea”. E potrebbe partecipare anche la leader dem Elly Schlein. “Il Pd ha sempre partecipato a quella manifestazione (di Non una di meno, ndr)e parteciperà anche domani”, “io la mattina sono a Perugia, se riuscirò parteciperò anche io molto volentieri” dice la segretaria del Pd.

Un’installazione contro la violenza sulle donne. In occasione del 25 novembre la Comunità Ebraica di Roma presenta la videoinstallazione “Il silenzio è complice”, per sensibilizzare l’opinione pubblica e a denunciare “l’indifferenza sulle violenze perpetrate dai terroristi palestinesi ai danni delle donne durante e oltre il pogrom del 7 ottobre”. Il video verrà proiettato sulla facciata della Casina dei Vallati, in Via del Portico d’Ottavia, sede della Fondazione Museo della Shoah, sabato 25 novembre a partire dalle 19:30. L’iniziativa – precisa in una nota la Comunità ebraica di Roma- è partita già nei giorni scorsi sulle pagine di Shalom.it, il giornale della Comunità Ebraica di Roma. “Un segnale importante per ricordare le donne, comprese le bambine e le anziane, violentate, torturate e bruciate vive dai terroristi di Hamas. Per ribadire il “no” alla violenza contro il genere femminile. Ovunque”. conclude la nota della comunità.

Non parteciperà la premier Giorgia Meloni. “La celebreremo questa sera”. Così la premier ha risposto a chi le domandava se parteciperà domani alle manifestazioni per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Noi facciamo un’iniziativa questa sera contro la violenza sulle donne”, ha spiegato Meloni durante la sua visita al salone Job&Orienta, alla Fiera di Verona, riferendosi alla cerimonia in programma alle 19 a Roma, con l’illuminazione della facciata di Palazzo Chigi. “Domani sono a Baveno, in teoria – ha spiegato ancora -, stiamo cercando di mettere tutto insieme ma intanto stasera faremo questa iniziativa”.

Il percorso del corte che partirà da Via dell’Ara Massima di Ercole proseguirà per Via del Circo Massimo; Piazza di Porta Capena; Via di San Gregorio; Via Celio Vibenna; Piazza del Colosseo; Via Labicana; Viale Alessandro Manzoni; Via Emanuele Filiberto per concludersi a Piazza di Porta San Giovanni

Meloni: ‘Non ci fermiamo finché non si ferma violenza di genere’

“Non ci fermeremo fin quando non si fermerà” la violenza contro le donne, “qualcosa di incompatibile con il nostro presente”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla cerimonia della firma dell’Accordo per la coesione con la Regione Veneto, aperta con un applauso in ricordo di Giulia Cecchettin.

Sottoscrivo il ricordo di Giulia e la responsabilità che tutti abbiamo di fronte a fenomeni intollerabili che vanno combattuti a 360 gradi – ha spiegato Meloni dopo l’introduzione del governatore del Veneto Luca Zaia -. Mi ha reso fiera la legge votata da tutte le forze politiche, ci sono terreni su cui la condivisione può fare la differenza. Abbiamo pronte altre iniziative, non ci fermeremo fin quando non si fermerà” la violenza contro le donne, “qualcosa di incompatibile con il nostro presente”.

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