Salvini risponde alla sorella di Giulia Cecchettin dopo la polemica su Filippo Turetta citando la Costituzione

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Il ministro dei Trasporti e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ha risposto alla sorella di Giulia Cecchettin, Elena, dopo la polemica su Filippo Turetta, arrestato per l’omicidio della giovane di Vigonovo.




Il chiarimento di Matteo Salvini su Filippo Turetta

Sul social network X (l’ex Twitter), il leader della Lega Matteo Salvini ha chiarito il suo pensiero su Filippo Turetta.

Ecco cos’ha scritto dopo l’arresto del 22enne:

Per gli assassini carcere a vita, con lavoro obbligatorio. Per stupratori e pedofili – di qualunque nazionalità, colore della pelle e stato sociale – castrazione chimica e galera. Questo propone la Lega da sempre, speriamo ci sostengano e ci seguano finalmente anche altri. Ovviamente, come prevede la Costituzione, dopo una condanna stabilita in Tribunale augurandoci tempi rapidi e nessun buonismo, anche se la colpevolezza di Filippo pare evidente a me e a tutti”.




Cosa aveva detto Matteo Salvini su Filippo Turetta

A scatenare la polemica era stato un precedente post di Matteo Salvini su X, a commento dell’arresto di Filippo Turetta avvenuto in Germania.

Il vicepresidente del Consiglio aveva scritto: “Bene. Se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita”.

La polemica di Elena Cecchettin contro Matteo Salvini

In risposta alle parole di Matteo Salvini, la sorella di Giulia Cecchettin, Elena, aveva scritto su Instagram: “Ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco, perché ‘di buona famiglia’. Anche questa è violenza, violenza di Stato“.





La sorella di Giulia Cecchettin, Elena, col padre Gino durante la fiaccolata silenziosa a Vigonovo in memoria della giovane uccisa.

Elena Cecchettin, sempre su Instagram, aveva citato un post della scrittrice a attivista Carlotta Vagnoli nel quale quest’ultima ha ricordato che la Lega “insieme a Fratelli d’Italia, che però ha scelto l’astensione, a maggio ha votato contrariamente alla ratificazione della convenzione di Istanbul”. “Così – ha concluso -, nel caso voleste altri motivi per comprendere quanto il femminicidio sia un omicidio di Stato”.

Elena Cecchettin, assieme al papà Gino, ha partecipato alla fiaccolata silenziosa in memoria della sorella Giulia a Vigonovo. Prima della fiaccolata, di Elena il padre Gino ha detto a ‘La Repubblica’: “Ha davvero una grande forza interiore. Elena deve fare tutto quello si sente. Sarò con lei, guai a chi la tocca. Adesso ci sono io, adesso siamo in due, non è sola”.
















Fonte foto: ANSA

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