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È cambiata molto
A quattro anni dal lancio il restyling della piccola Peugeot 208 ne cambia in modo sensibile lo stile. Gli elementi che balzano all’occhio sono la nuova mascherina e le tre sottili luci a led su ciascun lato del paraurti. Cambiano anche i cerchi in lega; dietro, la scritta Peugeot è più grande e i fanali hanno una grafica con tre elementi che richiamano le luci anteriori.
Tante le novità anche sotto il cofano: al posto della 1.5 turbodiesel, uscita di scena, arrivano due 1.2 turbo mild hybrid a benzina a tre cilindri da 101 e 136 CV, con cambio robotizzato a doppia frizione: prezzi da 23.820 euro. Invariate dal punto di vista meccanico la 1.2 aspirata a tre cilindri a benzina con 75 CV (prezzi da 20.120 euro) e la versione turbo da 101 CV: in questo caso si parte da 21.320 euro. Invece, l’elettrica e-208 ha guadagnato 20 cavalli, arrivando a quota 156. E costa 36.430 euro nel caso dell’allestimento Active, mentre la GT del nostro test ha un listino ben più alto: 40.280 euro.
Quanto a spazio non eccelle
L’abitacolo è sempre ben curato, ma non particolarmente spazioso, soprattutto dietro. Per chi viaggia sul divano anche l’accessibilità non è il massimo, penalizzata dalle porte posteriori strette. Ben rifinito il bagagliaio, anche se non è dei più capienti: 309 litri che diventano 1118 quando si reclina il divano.
Più tecnologia
Ora tutte le Peugeot 208 (tranne quella base) hanno un cruscotto digitale di 10”, con visualizzazione 3D nel caso della GT. Al centro della plancia c’è un altro schermo di 10”, con attivazione a sfioramento. Il sistema multimediale è abbastanza reattivo e offre di serie la connessione wireless per Apple CarPlay e Android Auto, quattro prese Usb (due “C” anteriori, mentre dietro ci sono una “C” e una “A”), nonché una piastra di ricarica per gli smartphone da 15 watt: tre volte più potente di prima, per caricare più rapidamente.
Elettrica più matura
La Peugeot e-208 restyling è più potente ma promette anche di essere più efficiente. Grazie anche alla batteria da 48,1 kWh di capacità utile (invece di 46,3), la casa dichiara un’autonomia di 410 km. Nella nostra prova, effettuata su un percorso misto composto da tratti urbani, extraurbani e autostradali, abbiamo stimato in base ai dati del computer di bordo una percorrenza di oltre 300 km. La “pila” accetta ricariche in corrente continua fino a 100 kW (così servono 30 minuti, nelle condizioni più favorevoli, per passare dal 20 all’80%) e fino a 11 kW in corrente alternata ordinando il convertitore di ricarica più potente (400 euro), altrimenti si arriva a 7,4 kW.
Comfort e agilità
Uno dei principali punti di forza delle Peugeot 208 è la capacità di saper combinare un buon comfort e un comportamento su strada agile, e questa rinnovata versione elettrica non fa eccezioni. Ha sedili comodi, un abitacolo ben insonorizzato e sospensioni che filtrano bene le sconnessioni, e può anche vantare uno sterzo pronto negli inserimenti in curva, preciso in velocità e leggero in manovra. Questa utilitaria elettrica tiene molto bene la strada, anche se il peso elevato (quasi una tonnellata e mezza) si sente nei cambi di direzione. Ha freni potenti e uno scatto vivace: 8,2 secondi dichiarati dalla casa per lo “0-100”. Non eccezionale, invece, la visibilità, penalizzata dai vetri posteriori piccoli. Per fortuna i sensori di parcheggio davanti e dietro e la retrocamera sono di serie.
Costa cara
Come accennato, la Peugeot e-208 GT non costa poco. La dotazione di serie è in linea con quella delle principali concorrenti e comprende, oltre agli accessori precedentemente citati, i fari full led, il sistema di accesso e avviamento senza chiave e i cerchi in lega di 16”. Il climatizzatore automatico è monozona su tutte e quello bizona non si può avere neanche pagando. Per quanto riguarda la sicurezza tutte hanno sei airbag, l’avviso anticolpo di sonno, la frenata automatica, il mantenimento in corsia e il riconoscimento dei segnali stradali. Consigliamo di integrare il tutto con il pacchetto Drive Assist Plus (€ 800) che offre la guida semiautonoma di livello 2.
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