«Non sai cosa ti faccio se non fai come dico io»- Corriere.it

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Dopo medici, infermieri, sindaci, preti, in Calabria le aggressioni coinvolgono anche i presidi. È successo a Cosenza, martedì, all’interno del Liceo scientifico Scorza. Il dirigente scolastico, Aldo Trecroci, è stato schiaffeggiato dal genitore di una alunna. L’uomo, F.C., sorvegliato speciale, si è introdotto nella stanza del dirigente, approfittando di un momento di trambusto. Ha prima minacciato il preside: «Non sai cosa ti faccio se non fai come dico io», poi quando il dirigente l’ha avvertito che avrebbe chiamato la polizia, si è avventato contro e, l’ha colpito con uno schiaffo che ha messo ko Trecroci, finito a terra.

Il dirigente è stato medicato all’ospedale di Cosenza e poi si è recato in questura per denunciare l’accaduto. «È successo tutto per un motivo banale – dice il preside – . L’aggressore voleva che la figlia fosse inserita nel percorso scuola lavoro diverso da quello cui era stata destinata. Il padre pretendeva che la figlia fosse inclusa all’ospedale di Cosenza, e non dirottata alla facoltà di farmacia». Già qualche giorno fa lo stesso genitore aveva assunto toni minacciosi con la collaboratrice del preside. «Quando ho spiegato al padre della ragazza che i posti all’ospedale di Cosenza erano ormai saturi — afferma il dirigente — e che non potevo inserirla in alcun modo in quel progetto, è andato su tutte le furie» . Il clima martedì mattina in presidenza si era fatto davvero pesante. «Me lo sono visto entrare con fare minaccioso e ho cercato di mantenere la calma» — prosegue Trecroci —. Ha sbattuto la porta che si apre solo dall’interno e questo mi ha fatto pensare che potesse essere armato. Quando ha bussato la segretaria e le ho aperto, ho tentato di farle capire che quell’uomo era pericoloso, ma lei non ha capito ed ha chiuso nuovamente la porta». A quel punto il preside ha cercato di spiegare al genitore le difficoltà d’inserimento della figlia nel progetto dell’ospedale. «Lui insisteva, avvicinandosi sempre più a me. Ho cercato di raggiungere la porta per uscire, ma lui si è messo davanti, bloccandomi e nello stesso momento mi ha dato uno schiaffo». L’uomo è poi andato via rendendosi irreperibile, sino a tarda sera quando si è presentato in Questura. È stato interrogato e gli è stato contestato il reato di lesioni aggravate.

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