cosa evitare o inserire nella dieta

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Disfunzioni della tiroide: scopri come fare la differenza imparando a seguire una giusta alimentazione ed uno stile di vita sano ed equilibrato

 

La tiroide è una piccola ghiandola che svolge un ruolo molto importante nella regolazione di diverse funzioni del nostro corpo essendo preposta alla produzione e secrezione di ormoni tiroidei, essenziali per la crescita e lo sviluppo del nostro organismo.
Infatti, gli ormoni T3 e T4, prodotti dalla tiroide, influenzano molte funzioni importanti per l’organismo come la regolazione della frequenza cardiaca, la velocità con cui vengono bruciate le calorie, la crescita, la fertilità ed anche la digestione.

Per poter produrre questi ormoni, la tiroide utilizza Iodio, generalmente presente nell’acqua e negli alimenti ed è proprio per questo che una variazione nella disponibilità di tale oligoelemento può determinare l’insorgenza di ipertiroidismo o ipotiroidismo.

In particolare, si parla di ipotiroidismo quando la produzione di ormoni tiroidei è insufficiente e quindi si manifestano sintomi come affaticamento, aumento di peso, depressione mentre l’ipertiroidismo è associato ad una produzione eccessiva di ormoni che causano perdita di peso, nervosismo e accelerazione del battito cardiaco.

 

Cibi da evitare o inserire nella dieta in caso di disturbi della tiroide

Un’alimentazione sana ed equilibrata gioca un ruolo chiave per il benessere della tiroide, infatti, alcuni alimenti possono essere particolarmente benefici in caso di disfunzioni della tiroide mentre altri vanno evitati o consumati con moderazione.

Lo Iodio è fondamentale per la produzione di ormoni tiroidei quindi alimenti ricchi di questo elemento come pesce, alghe marine e latticini sono fondamentali per il benessere di questa nostra ghiandola.
Allo stesso modo il sale iodato può essere utilizzato al posto del sale comune, specialmente in caso di ipotiroidismo.
Al contrario, in caso di ipertiroidismo, è necessario ridurre il consumo di sale secondo indicazione del proprio medico di fiducia.

Per chi soffre di un cattivo funzionamento della tiroide con conseguente ridotta produzione di ormoni tiroidei, è molto importante consumare almeno 3 porzioni a settimana di pesce azzurro come baccalà, merluzzo, sardine e 2 o 3 uova di gallina alla settimana.
È consigliabile consumare una porzione al giorno di frutta secca a guscio come pistacchi, anacardi e noci e un vasetto al giorno di yogurt.

All’interno di questi stessi alimenti è presente anche Selenio, un minerale molto importante perché contribuisce alla conversione degli ormoni T4 in T3, forma attiva.
Proprio per questo è importante consumare alimenti come cereali, pane, carne, pollame, pesce, uova.

Invece, è consigliabile ridurre il consumo di verdure crucifere come cavolfiore, broccoli e di alimenti a base di soia poiché tendono a ridurre la quantità di Iodio disponibile per la ghiandola tiroidea e possono, in qualche modo, favorire l’ingrossamento della tiroide determinando l’insorgenza del gozzo tiroideo.
È consigliabile assumere questi alimenti nelle dosi e quantità normalmente compatibili con una dieta equilibrata.

 

Integratori per la tiroide

In caso di ridotto apporto di Iodio, è possibile assumere integratori alimentari a base di Iodio, Selenio e Tirosina che stimolano la produzione di ormoni tiroidei, svolgono funzione antiossidante e favoriscono il normale funzionamento della tiroide.
Si ricorda che gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di un sano stile di vita.

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In conclusione, una dieta bilanciata arricchita con nutrienti chiave come Iodio e Selenio, può contribuire a favorire il benessere della tiroide ma, in caso di disfunzioni tiroidee è sempre opportuno chiedere il parere del medico.

 

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Il Messaggero

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