mamme borseggiatrici, c’è l’arresto. La stretta sulle truffe agli anziani

admin
5 Min Read

[ad_1]

ROMA Stretta per borseggiatrici sul metrò, occupanti abusivi di case, truffatori di persone anziane e giovani autori di blocchi stradali che mandano in tilt la circolazione: il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un nuovo «pacchetto sicurezza» che riguarda anche loro. 

Il disegno di legge ora dovrà passare al vaglio del Parlamento, ma intanto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, citando proprio le «borseggiatrici nelle infrastrutture di trasporto», ieri ha annunciato la volontà del governo nei casi di «eccezionale rilevanza» di rendere facoltativa e non più obbligatoria la sospensione dell’esecuzione della pena (sempre comunque in istituti a custodia attenuata, non in carcere) per le donne incinte. Questo, per evitare «il fenomeno — ha detto il ministro — dell’uso della condizione di maternità come esimente in caso di commissione di reato». Pensiamo alle decine di ragazze rom incinte o con figli piccolissimi (fino a 3 anni) che ogni giorno soprattutto tra Milano, Roma, Venezia e Firenze, colte in flagrante, vengono poi rilasciate e tornano a delinquere. Condannate sì, ma la pena poi viene «rimandata» o «sospesa». Più in generale, secondo il ddl, il questore potrà comunque disporre il divieto di accesso nelle stazioni per chi è già stato denunciato o condannato per i reati commessi in quei luoghi. Una sorta di Daspo del borseggiatore.

Ma non solo: col nuovo pacchetto il blocco stradale (pensiamo agli attivisti di Extinction rebellion che si siedono in mezzo alla strada) da illecito amministrativo diventa reato e la pena innalzata da sei mesi a due anni di carcere. Ed è previsto «l’arresto obbligatorio in flagranza» per chi truffa gli anziani: pena da due a sei anni (quasi 22 mila pensionati sono stati raggirati in Italia da gennaio ad agosto 2023). E gli occupanti abusivi di case, se il ddl diventerà legge, saranno puniti con la reclusione da 2 a 7 anni e ci sarà una «procedura lampo» per la liberazione degli immobili ad opera delle forze di polizia. 

Inoltre, gli agenti di pubblica sicurezza, già autorizzati al porto di un’arma di servizio, secondo il ddl potranno detenere anche un’arma da fuoco privata. Una norma, si sottolinea, «molto attesa dal comparto e che consentirà di avere fuori dal servizio un’arma più leggera al posto di quella d’ordinanza, di solito molto più pesante». Previsto poi un nuovo reato per chi organizza (pene da due a otto anni) o partecipa (da uno a cinque) a una rivolta in un carcere o nei Cpr per migranti (da uno a sei anni).

Il governo ha stanziato 1,5 miliardi di euro per i rinnovi contrattuali del personale in divisa e ha previsto pure, nel pacchetto, la reclusione da due a sei anni per chiunque si procura materiale finalizzato a preparare atti di terrorismo e da sei mesi a quattro anni per chi diffonde istruzioni per fabbricare una bomba. C’è un passaggio anche sull’intelligence, con i nostri 007 coperti da garanzie funzionali (cioè non punibili per i reati che dovessero commettere) se infiltrati al vertice di organizzazioni terroristiche.
«Sono orgogliosa di queste misure», ha detto la premier Giorgia Meloni. All’attacco le opposizioni: «Armi private agli agenti? Meloni ci porta nel Far West», tuona Avs. Duro il M5S: «Furti e rapine sono in aumento ma Meloni non stanzia un euro per nuove assunzioni». «Più pene e armi solo per coprire l’incapacità nel rispondere alle emergenze economiche», accusa il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.

Con un altro decreto legislativo, infine, ieri Palazzo Chigi ha disposto l’obbligo assicurativo (RcAuto) anche per i veicoli elettrici leggeri: a rischio minicar, bici e monopattini. L’elenco sarà stabilito da un successivo decreto interministeriale.

[ad_2]

Source link

Leave a comment