lui le tira un pugno e prova ad accoltellarla

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Il femminicidio di Giulia Cecchettin sconvolge un’Italia percorsa da un’ondata di dolore e rabbia per l’ennesimo caso di violenza sulle donne finito in tragedia. Il volto di Giulia entra in ogni casa, il suo sguardo e il suo sorriso spezzano il cuore. È l’ora del telegiornale, lunedì sera, e in un’abitazione del Portogruarese (Pordenone) la cronaca sul ritrovamento della ventiduenne di Vigonovo in un dirupo del Pian delle More, a Piancavallo, strappa un commento machista a un marito con precedenti di violenze domestiche. 

Offende la memoria di Giulia Cecchettin e aggredisce la moglie

«Ehhh chissà che cosa aveva combinato», sbotta riferendosi alla vittima. La moglie azzarda una replica: «Ma che cosa stai dicendo… parli da criminale». La reazione è da brividi. L’uomo sferra un pugno alla moglie, colpendola all’addome e lasciandole un livido sul costato. Afferra poi un coltello e la colpisce. La fortuna della donna è che la punta della lama era arrotondata. Non è penetrata, ma sotto il seno, nonostante il maglione abbia attutito il colpo, le è rimasto un livido. 

A chiamare i carabinieri, usando il telefonino della mamma, sarà il figlio, un bambino che intuita la pericolosità della situazione non ha esitato a chiedere aiuto al 112.

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