Le Borse di oggi, 22 novembre. Monito Bce: “Recessione ancora possibile”. Moody’s promuove le banche italiane

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MILANO – Seduta positiva per le Borse europee, che chiudono positive con l’eccezione di Londra, pur riducendo i gudagni sul finale di giornata. Anche Wall Street tratta in rialzo alla conclusione degli scambi nel Vecchi Continente, archiviando l’incertezza lasciata in eredità dalle minute della Fed e i risultati di Nvidia, che hanno chiamato una reazione “tiepida” da parte del mercato. E dire che i conti di Nvidia hanno superato le stime degli analisti, ma evidentemente gli azionisti avevano aspettative ancora più alte alimentate dalla scommessa sul boom dell’Ia. Quanto alla Fed, ieri sera è emersa la prudenza della Banca centrale Usa, che non dà indicazioni su un possibile taglio dei tassi e si dice ancora concentrata sul ridurre l’inflazione all’obiettivo del 2%. Per farlo, servirà “mantenere la politica restrittiva per un po’ di tempo”. La giornata positiva di Piazza Affari è sostenuta dalle banche, dopo le promozioni a raffica di Moody’s. Slitta a sorpresa la riunione Opec+ e il barile sente il contraccolpo.

L’Europa chiude in rialzo, solo Londra in negativo. Piazza Affari piatta

Segno prevalentemente positivo per le Borse europee, che terminano in rialzo. Milano chiude a +0,01%; Parigi a+0,43%, Francoforte a +0,36% e Madrid a +0,66%. Unica Borsa a terminare in negativo è Londra (-0,17%).

l’Europa positiva dopo Wall Street, Milano +0,1%

Le Borse europee proseguono in rialzo dopo l’avvio positivo di Wall Street. Gli investitori si concentrano sulla ricerca di indizi sulle prossime mosse delle banche centrali sul fronte della politica economica. Sotto i riflettori restano l’andamento della crescita economica globale e le tensioni geopolitiche. Sul versante valutario l’euro scende a 1,0879 sul dollaro. L’indice stoxx 600 guadagna lo 0,4%. In rialzo Madrid (+0,6%), Francoforte (+0,5%), Parigi (+0,4%), Milano (+0,1%) mentre è in controtendenza Londra (-0,1%). I listini sono sostenuti dal comparto tecnologico (+1,5%). Seduta in rialzo per le utility (+0,2%), con il prezzo del gas che scende dello 0,9% a 43,7 euro al megawattora.
Poco mosse le assicurazioni (+0,03%) mentre le banche cedono lo 0,1%. In netto calo l’energia (-2,4%), con il prezzo del petrolio in picchiata.

Wall Street apre in rialzo

Wall Street apre positiva. Il Dow Jones sale dello 0,30% a 35.204,70 punti, il Nasdaq avanza dello 0,69% a 14.301,18 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso 0,42% a 4.557,33 punti.

Il tonfo del greggio abbatte i petroliferi

Virano in ribasso i titoli petroliferi di Piazza Affari, dopo che l’Opec+ ha deciso a sorpresa di rinviare al prossimo 30 novembre la riunione (inizialmente prevista per il 26 novembre) per decidere sull’accordo per i livelli di produzione, inserendo eventuali modifiche a quanto previsto per il 2024. Una scelta che ha fatto immediatamente scattare il greggio che scende del 4%. In questo contesto, a Milano, Tenaris si posiziona in fondo al listino lasciando sul terreno l’1,77%. Negativi anche Eni (-1,46%) e Saipem (-1,21%).

Usa, scendono le richieste di sussidi di disoccupazione

Calano nella settimana terminata il 18 novembre le richieste iniziali di disoccupazione: sono state 209.000, con una diminuzione di 24.000 rispetto al livello della settimana precedente. Lo rileva il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti. Il livello della settimana precedente è stato rivisto al rialzo di 2.000 unità, da 231.000 a 233.000.

Slitta la riunione Opec+, cala il petrolio

L’Opec+ rinvia a sorpresa al 30 novembre prossimo la riunione prevista per domenica 26 novembre, immediata la reazione del greggio che scende del 4%. La riunione allargata dei paesi produttori, che include arabia saudita e russia, deve decidere sull’accordo per i livelli di produzione, inserendo eventuali modifiche a quanto previsto per il 2024. La decisione è stata comunicata con una nota dell’opec+ ma già in precedenza l’agenzia bloomberg aveva scritto che un rinvio era possibile a causa dello scontento dell’arabia saudita nei confronti degli altri membri rispetto ai loro livelli di produzione. Il brent consegna gennaio al momento è in calo del 3,95% a 79,19 dollari al barile mentre il wti pari scadenza è in flessione del 4,05% a 74,62 dollari al barile.

Poste taglia il traguardo di 10 milioni di Postepay Evolution

PostePay annuncia il successo della Postepay Evolution, la prepagata dotata di Iban, che ha raggiunto il traguardo di 10 milioni di carte distribuite da PostePay Spa, la società del Gruppo specializzata nei sistemi di pagamento e nelle telecomunicazioni.

Piazza Affari in rialzo con le banche, spinte da Moody’s

Piazza Affari procede in rialzo, in linea con le altre piazze europee. Gli investitori non si sono fatti intimidire dai messaggi poco rassicuranti arrivati dalla Fed e dalla Bce che hanno lasciato la porta aperta a ritocchi nel caso in cui l’inflazione dovesse tornare a surriscaldarsi. L’indice Ftse Mib a metà seduta sale dello 0,34% a 29.253,37 punti, ancora sostenuto dalle banche dopo una raffica di giudizi positivi emessi da Moody’s su 16 istituti di credito che confermano il solido stato di salute del settore. Banca Mps guadagna il 2,51%, Banco Bpm avanza dello 0,43%, Unicredit sale dello 0,14% e Intesa di oltre l’1%. Enel annulla il calo registrato nella mattinata dopo il via libera al nuovo Piano industriale che prevede investimenti nel periodo 2024-2026 pari a 35,8 miliardi di euro, utile ed ebitda a fine periodo pari rispettivamente a 7,1-7,3 e 23,6-24,3 miliardi di euro e una politica del dividendo pari a un pay-out del 70% per a una cedola minima di 0,43 euro per azione nel triennio. Tra gli altri energetici, Eni cede lo 0,36% e Terna perde lo 0,51%. Nel comparto industriale, in evidenza Moncler che guadagna il 2,12% e Campari che sale dell’1,56%.

Piazza Affari si conferma positiva

La Borsa di Milano si conferma bene intonata (+0,42%) in linea con gli altri listini europei dove soltanto Londra è invariata mentre Francoforte e Parigi sono in rialzo di circa mezzo punto percentuale grazie anche ai futures Usa in timida crescita.
La migliore è Moncler (+2,28%), seguita da Campari (+1,95%) e Mps (+2%) che ha staccato le altre banche, superate da Pirelli (+1,28%), Interpump (+1,24%), Hera (+1,13%) e Ferrari (+1,09%).
Le migliori tra gli istituti di credito sono Mediobanca e Intesa (+1% entrambe). E’ passata in positivo Enel (+0,31%) dopo la presentazione del nuovo piano mentre in fondo al listino è scivolata Cnh Industrial (-1,72%) dopo che le previsioni sugli utili per il 2023 della maggiore azienda di trattori, l’americana Deere, hanno deluso le attese. Segno più per Tim (+0,63%) all’indomani dell’intervista di Yannick Bollorè che sembrano segnalare un atteggiamento non ostativo del presidente di Vivendi sulla cessione della rete.

Bce: “Incertezza sul Patto pesa su spread dei Paesi a rischio”

I negoziati sul Patto di Stabilità “stanno provocando una significativa incertezza” e “l’incapacità” di trovare un accordo non solo ritarda “il necessario aggiustamento di bilancio e lo slancio verso riforme e investimenti”, ma “l’incertezza porterebbe probabilmente a ulteriori aumenti dei rendimenti e degli spread dei titoli di Stato, soprattutto per i Paesi che potrebbero non rispettare il Patto di stabilità e crescita e trovarsi ad affrontare procedure di disavanzo eccessivo”: lo afferma la Bce nel rapporto sulla stabilità finanziaria.

Risiko e Moody’s spingono le banche di Piazza Affari

Il risiko bancario – unito alle promozioni di Moody’s – si conferma al centro degli scenari di Piazza Affari, ancora in scia alla vendita lampo del 25% di Mps da parte del Tesoro avvenuta lunedì sera. Dopo lo scivolone della vigilia (-7,9%), con Rocca Salimbeni che si era allineata al ribasso al prezzo di vendita del Mef, oggi riparte il titolo di Mps che si colloca in testa al Ftse Mib con un guadagno del 2%. Sul resto del podio Banco Bpm (+1,9%) e Bper (+1,5%), proprio i due istituti che, secondo molti osservatori, sono gli indiziati principali per unirsi in matrimonio con la banca senese (ma entrambi finora hanno sempre smentito). +1,1% Per Intesa e Mediobanca, +0,6% per Unicredit.

Hong Kong chiude poco mossa

La Borsa di Hong Kong chiude la seduta poco mossa: l’indice Hang Seng segna un frazionale rialzo di appena 0,71 punti, attestandosi a quota 17.734,60.

Bce, rialzi dei tassi non si vedono ancora del tutto

Se le condizioni finanziarie più stringenti si stanno progressivamente traducendo in costi più alti del servizio del debito, il pieno impatto sull’attività economica deve ancora materializzarsi e a risentire dei costi più alti saranno saranno settori finanziari e non. Lo scrive la Bce nella Financial Stability Review. Questo effetto, spiega la Bce, “è già visibile nel mercato immobiliare della zona euro, che sta conoscendo un rallentamento”.

Monito Bce: la recessione non è ancora esclusa

“La recessione resta uno scenario possibile di fronte al deterioramento del già debole scenario economico. I numerosi tagli alle stime e sorprese economiche negative confermano un quadro debole con consistenti rischi al ribasso”. Lo scrive la Bce nella Financial Stability Review, avvertendo che le prospettive della stabilità finanziaria restano fragili, con i mercati “esposti a condizioni macro avverse e agli sviluppi geopolitici”, come le tensioni in Medio Oriente “che aggiungono incertezza” non solo per le possibili conseguenze sull’energia ma per il loro potenziale di innescare l’avversione al rischio e minare la fiducia.

L’Europa parte positiva

Apertura positiva per i principali listini europei. Londra guadagna lo 0,28%, Parigi lo 0,31% e Francoforte lo 0,41%.

Oro sopra 2mila dollari

Il prezzo dell’oro cresce sui mercati delle materie prime e supera i 2mila dollari l’oncia. Il metallo prezioso con consegna immediata è scambiato a 2.000,93 dollari l’oncia con un aumento dello 0,13% (+2,64 dollari).

Future Ue in leggero rialzo

Le Borse europee si avviano ad un inizio di seduta leggermente in rialzo: i future sull’Eurostoxx 15 avanzano dello 0,12%, quelli sul Dax dello 0,13% mentre quelli sul Cac 40 guadagnano lo 0,14%. Ieri sia la Fed che la Bce hanno riferito di essere particolarmente prudenti sul percorso di riduzione dei tassi. In particolare, il presidente dell’Eurotower Christine Lagarde ha invitato a non cantare “vittoria” troppo presto, che il cammino è ancora lungo e che ci sono rischi di un rialzo dell’inflazione. Per questo motivo, la banca centrale europea manterrà i tassi alti “finchè sarà necessario”.

Leonardo scende al 72% in Drs

Leonardo annuncia oggi il completamento dell’offerta al pubblico negli Stati Uniti, il 21 novembre, da parte della propria controllata Leonardo US Holding, di una quota minoritaria – pari a 20.700.000 azioni ordinarie
– di Drs a un prezzo di offerta di 17,75 dollari per azione. L’ammontare delle azioni vendute comprende le 18.000.000 azioni ordinarie offerte inizialmente nonché ulteriori 2.700.000 azioni oggetto di esercizio integrale dell’opzione di acquisto, il 17 novembre, da parte delle banche sottoscrittrici. Tutte le azioni dell’offerta sono state vendute dall’azionista venditore e Drs non ha ricevuto alcun incasso dall’offerta. A seguito del completamento dell’offerta, essendo stata esercitata interamente l’opzione per l’acquisto di ulteriori 2.700.000 azioni, ora Leonardo detiene circa il 72,3% delle azioni ordinarie emesse e in circolazione di Drs.

Lo spread parte stabile a 175 punti

Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi apre stabile a 174,4 punti dai 175 punti della chiusura di ieri, dopo che la Commissione europea ha approvato con riserva la manovra di bilancio italiana. Il tasso del decennale si attesta al 4,33%, in lieve aumento rispetto ai 4,31% di ieri.

Piano Enel, Cattaneo: “Organizzazione più snella”

“La strategia che annunciamo oggi punta a trasformare il Gruppo Enel in un’organizzazione più snella, flessibile e resiliente, pronta per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono presentarsi in futuro”. Così l’ad Flavio Cattaneo sulla strategia 2024-2026. Nel periodo, Enel ha pianificato investimenti totali lordi pari a circa 35,8 miliardi di euro attraverso maggiori investimenti nelle reti dove è presente un quadro regolatorio equilibrato e stabile. Prevede una politica dei dividendi “semplice e attrattiva”, con un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.

Wall Street, future contrastati dopo le minute Fed

Future deboli e contrastati a Wall Street sulla scia delle minute della Federal Reserve e della trimestrale di Nvidia che, nonostante gli ottimi risultati, prevede un impatto negativo nel prossimo trimestre sulle vendite in Cina, a causa delle restrizioni all’export. I verbali dell’ultima riunione della Fed rivelano una banca centrale sempre prudente nel dare indicazioni sull’avvio del taglio dei tassi che scoraggia gli investitori e ribadiscono, nel contempo, l’impegno a inasprire ulteriormente la politica monetaria qualora i dati lo giustificassero. I future del Dow Jones segnano un +0,06%, quelli del Nasdaq segnano un -0,18% e quelli dell’S&P 500 registrano un -0,06%.

Tokyo chiude in lieve rialzo

La Borsa di Tokyo recupera sul finale di seduta dopo un avvio incerto, e termina gli scambi in aumento, trainata dalla nuova debolezza dello yen,e malgrado la contrazione degli indici azionari statunitensi, appesantiti dalla tecnologia. Il listino di riferimento Nikkei segna un progresso dello 0,29% a quota 33.451,83, e un guadagno di quasi 100 punti, con gli acquisti che si concentrano sui titoli che più dipendono dalla sostenibilità dell’export. Sul mercato valutario la divisa nipponica torna a perdere terreno sul dollaro, ai minimi in un anno, a 148,80, e sull’euro a 162,30.

Petrolio in calo sui mercati asiatici

I prezzi del petrolio viaggiano in calo sui mercati asiatici. I future del greggio Wti arretrano sotto gli 78 dollari al barile (-0,49%), con gli operatori che guardano alla riunione dell’Opec+ di questo fine settimana. I prezzi del petrolio sono saliti di oltre il 6% da giovedì sulle speculazioni che il gruppo dei principali produttori potrebbe approfondire i tagli all’offerta durante la prossima riunione per sostenere i prezzi.
I future del Brent sono scambiati a 82,01 dollari, in flessione dello 0,53%.

Enel vende la generazione in Perù

Enel ha firmato un accordo per la cessione di asset di generazione del gruppo in Perù che genererà una riduzione dell’indebitamento netto consolidato del Gruppo di circa 1,6 miliardi di euro nel 2023-2024. Lo rende noto Enel spiegando che le partecipazioni detenute da Enel Perú ed Enel Américas in Enel Generación Perú e da Enel Perú in Compañía Energética Veracruz saranno cedute a Niagara Energy, controllata dal fondo di investimento globale Actis, per circa 1,4 miliardi di dollari Usa (circa 1,3 miliardi di euro), pari a 2,1 miliardi di dollari Usa di enterprise value complessivo (circa 1,9 miliardi di euro, riferito al 100%).

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