L’audio di Giulia Cecchettin alle amiche su Turetta: «Non sopporto più Filippo, vorrei che sparisse ma ho paura per lui»

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diRoberta Polese

Il vocale di Giulia Cecchettin alle amiche un mese prima della tragedia, mandato in onda da Chi l’ha visto e Tg1: dice che la farà finita. I timori del padre dopo la sparizione. Il verbale ipotizzava l’«allontanamento volontario»

«Non ce la faccio più a stare dietro a Pippo, non lo sopporto più, vorrei che lui, almeno per un periodo, sparisse. Ho l’impulso di scrivergli per abitudine, però vorrei che sparisse, ma questa cosa a lui non la posso scrivere perché credo che darebbe di matto». La voce di Giulia Cecchettin trema quando manda questo messaggio probabilmente in una chat di amiche. 

L’audio di alcuni minuti risale a trentanove giorni prima della sparizione, ed è stato trasmesso mercoledì sera da Tg1 e Chi l’ha Visto? 

In quei due minuti di vocale c’è il germe del rapporto tossico, malato, del ricatto morale di Filippo a Giulia, dell’incapacità della ragazza di tirarsi fuori da questa storia soffocante. Giulia non temeva per sé, era preoccupata per lui, aveva paura che si uccidesse.

Il ricatto emotivo

Il vocale continua: «Sono in una situazione in cui vorrei che sparisse, vorrei non avere più contatti con Filippo, però allo stesso tempo mi viene a dire che è super depresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi, che vorrebbe uccidersi, che non trova più un senso per andare avanti, che adesso è cominciata l’uni (università) e che a lui non frega niente di seguire nessun corso, che passerà le sue giornate in casa». 

Eccolo il ricatto a Giulia, preoccupata, angosciata da Filippo. 

Non pensa di essere in pericolo, vorrebbe aiutarlo, ma dentro spinge forte quella voglia di autonomia e indipendenza che invece Filippo detestava. 

Giulia continua ancora: «Lui non mi dice tutte queste cose come ricatto, ma suonano molto come un ricatto, mi dice che l’unica luce nelle sue giornate sono le uscite con me, o i momenti in cui io gli scrivo. Vorrei sparire dalla sua vita però mi sento in colpa, ho troppa paura che possa farsi male in qualche modo, forse mi dice queste cose per starmi appiccicato, ma il rischio che si faccia del male e che potrebbe essere colpa mia… mi uccide».

Il verbale dei carabinieri: «Nessun pericolo di vita»

E poi ancora «Lui mi dice “sarò sempre qui ad aspettarti” e “L’unica cosa che mi farebbe felice è avere una seconda possibilità”, il problema è che sto cominciando ad accumulare rabbia, non lo sopporto più». Poi, sempre Chi l’ha Visto? ha trasmesso un documento inedito. La prima denuncia fatta ai carabinieri la sera della scomparsa di Giulia

Gino Cecchettin va dai militari e racconta tutti «i suoi timori», dice che la figlia «era uscita» con quel ragazzo che «aveva minacciato di suicidarsi» e che teme per la sua incolumità, proprio perché Giulia gli aveva confidato in famiglia i deliri dell’ex fidanzato e ciò che le aveva detto. 

Però i carabinieri nel verbale scrivono «allontanamento volontario» e «nessun pericolo di vita». Ma, tragicamente, si è scoperto dopo, che Giulia non se ne era andata volontariamente via con Filippo. Piuttosto era stata rapita, sequestrata e poi uccisa. Quelle due annotazioni dei carabinieri, alla luce di quello che aveva raccontato Gino, forse spiegano un momento di mancata comprensione della pericolosità di Filippo.

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22 novembre 2023 ( modifica il 23 novembre 2023 | 08:05)

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