Hai rossore e prurito? Potrebbe essere una patologia rara che arriva con il freddo: come devi curarla

admin
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Con l’arrivo del freddo si può sperimentare una patologia che comporta rossore e prurito alla pelle. Ecco come diagnosticarla e curarla. 

Molte persone soffrono di una patologia che si manifesta con ponfi rossi e pruriginosi sulla pelle in risposta a repentini cambi di temperatura, spesso dal caldo al freddo. Secondo il dermatologo Stefano Gherzi della Fondazione Auxologico IRCCS, solo lo 0,05% della popolazione è affetto da questa patologia, suggerendo un’origine genetica.

I sintomi, tra cui rossore e prurito, sono particolarmente evidenti durante l’inverno, quando le temperature scendono sotto i 10 gradi. Tuttavia, forme gravi possono manifestarsi anche in estate a contatto con l’acqua fredda. È bene quindi riconoscere questa patologia e curarla perché può portare anche a peggioramenti come shock anafilattico.

Diagnosi e cura

Stiamo parlando dell’orticaria da freddo che si distingue per l’eruzione cutanea simile a quella dell’orticaria comune, ma è scatenata specificamente dal freddo. Studi condotti in Nord America e in Europa su famiglie affette hanno evidenziato una possibile correlazione con la mutazione del gene CIAS1.

Ci sono test specifici per diagnosticare l’orticaria da freddo, che aiutano a confermare la condizione. Uno di questi è il “test del cubetto di ghiaccio”. Consiste nel posizionare una piccola porzione di ghiaccio sulla pelle e attendere dai 10 ai 15 minuti. Se compare prurito e un ponfo rosso dopo la rimozione del ghiaccio, la presenza di orticaria da freddo è confermata.

come diagnosticare e curare orticaria da freddo
Con un test si può diagnosticare questa patologia e curarla (biopianeta.it)

Molto importante è anche la prevenzione. Ridurre l’esposizione a sorgenti fredde come il clima rigido, l’acqua fredda e il consumo rapido di cibi freddi è il primo passo. In caso di sintomi si può procedere con il trattamento a base di antistaminici. Inoltre, nei casi più gravi, è consigliabile avere a disposizione siringhe auto-iniettanti di adrenalina per fronteggiare eventuali episodi di shock anafilattico. Recentemente, sono stati introdotti farmaci di ultima generazione sotto forma di anticorpi monoclonali. Questi farmaci, iniettati sottopelle, possono prevenire l’insorgenza dei sintomi, offrendo una soluzione efficace per i pazienti affetti da questa rara forma di orticaria.

Per chi preferisce approcci più naturali esistono anche altre opzioni. Nei bambini, ad esempio, che raramente sviluppano questa condizione, l’uso di guanti e cappelli di lana durante l’inverno può essere un modo efficace per prevenire la comparsa di questa patologia. Rimedi come creme a base di lavanda e camomilla, gel di aloe e bagni con bicarbonato e farina d’avena possono alleviare il prurito e ridurre gli arrossamenti. Un rimedio naturale particolarmente interessante è l’uso di ribes nero, che si può assumere prima di andare a letto, 50 gocce disciolte in acqua.

 


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