cinque focolai in sei mesi- Corriere.it

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Una misteriosa epidemia di antrace sta colpendo da mesi cinque paesi africani e secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità almeno 1200 persone sono state contagiate e 20 sono morte. Come segnala il New York Times il conteggio ufficiale non chiarisce l’esatta natura e la portata dei focolai. Dei 1.166 presunti casi di antrace in Kenya, Malawi, Uganda, Zambia e Zimbabwe, solo 35 sono stati confermati con test di laboratorio. Secondo gli esperti queste discrepanze non sono poi così insolite in zone con risorse così limitate. In Uganda molti presunti casi di antrace hanno dato esito negativo, sollevando il sospetto che stia circolando una seconda malattia con sintomi simili. «Potrebbe semplicemente essere che i test diagnostici siano inadeguati, o che si abbia un numero moderato di casi di antrace e contemporaneamente si abbia un’epidemia di qualcos’altro che potrebbe sembrare simile» ha dichiarato al New York Times il dottor Andrew Pavia, esperto di malattie infettive all’Università dello Utah che ha fornito consulenza ai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie sulle linee guida per il trattamento dell’antrace.

Che cosa è l’antrace

L’antrace in genere non si diffonde tra le persone, quindi finora si ritiene che le epidemie siano limitate alle persone che hanno consumato carne di animali infetti. L’Uganda ha ora vietato la vendita di prodotti a base di carne bovina.

L’antrace è un’infezione acuta causata da batteri straordinariamente resistenti chiamati Bacillus anthracische possono sopravvivere nel suolo e nell’acqua per decenni o addirittura secoli. I bovini si infettano quando ingeriscono spore nel terreno mentre pascolano e possono ammalarsi e morire nel giro di due o tre giorni. Le epidemie nel bestiame sono più probabili dopo forti piogge, come è successo di recente nei paesi dell’Africa orientale e meridionale.

L’antrace colpisce anche gli uomini con forme più lievi con ulcere cutanee e forme settiche più gravi (ma più rare) legate all’inalazione delle spore che possono anche condurre al decesso. Sporadiche epidemie di antrace negli animali selvatici e nei bovini non sono così rare in questi paesi, ma cinque focolai simultanei sono una situazione anomala che ha attirato l’interesse dei media.

I casi

Secondo un report citato dal New York Times in Uganda, la prima morte sospetta di bestiame è avvenuta nel giugno scorso nel distretto di Kyotera, e la prima morte umana improvvisa è stata segnalata a luglio. Alla fine di ottobre erano morti almeno 24 animali e l’epidemia si è poi spostata con altre persone e animali infetti nel distretto di Kalungu, a circa 45 miglia a nord di Kyotera. A metà ottobre alcune persone hanno cominciato a segnalare lesioni cutanee pruriginose su braccia e mani, intorpedimento degli arti e mal di testa. Al 6 dicembre il conteggio ufficiale dell’Uganda era di 48 casi presunti. Ma degli 11 per i quali erano disponibili i risultati, solo tre sono risultati positivi all’antrace; i restanti erano negativi. Da qui il mistero sulla malattia. «Le strutture di laboratorio dell’Uganda possono eseguire in modo affidabile test per l’antrace, ma solo se i campioni vengono prelevati ed elaborati correttamente» ha affermato il dottor Jean Paul Gonzalez, esperto di febbri emorragiche . Jean Kaseya, direttore generale dei Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie ha chiarito che i medici si basano più che altro sui sintomi dei pazienti ed eventuali collegamenti con bovini malati o carne contaminata per effettuare la diagnosi. Convinti che la stregoneria sia la causa della malattia, molti pazienti evitano le cliniche per affidarsi ai guaritori tradizionali. Il New York Times racconta la storia di un agricoltore di 68 anni che pensa di essersi ammalato dopo aver mangiato carne contaminata. Per un mese ha cercato una cura con erbe dopo essersi rivolto a un guaritore tradizionale prima di rivolgersi a un vero ospedale dove è stato curato con antibiotici e il gonfiore delle braccia sta ora diminuendo.

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