Borsa, Europa positiva. A Milano bene le banche dopo Moody’s. Oro sopra i 2000 $ l’oncia

admin
4 Min Read

[ad_1]

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Si muovono in territorio positivo le Borse europee che tentano il rimbalzo e non si fanno intimorire dai messaggi meno rassicuranti del previsto da parte di Fed e Bce. Alla vigilia la presidente dell’Eurotower, Christine Lagarde, ha smorzato le attese di chi immaginava a breve un taglio dei tassi, lasciando la porta aperta a ritocchi nel caso in cui l’inflazione dovesse tornare a surriscaldarsi. E questo in linea a quanto emerso dai verbali dell’ultima riunione Fed, dove emerge l’intenzione della Banca centrale Usa di «procedere con cautela» e mantenere a lungo i tassi alti pur di domare i prezzi. Tutto questo, almeno per ora, non ha zavorrato i listini, che guardano anche alle possibili schiarite del conflitto in Medio Oriente.

A Piazza Affari banche in luce dopo Moody’s, debole Enel

A Piazza Affari recuperano le banche dopo gli scivoloni della vigilia, con Banca Mps, Banco Bpm e Banca Pop Er che registrano l’infornata di giudizi positivi emessi da Moody’s, a testimonianza dello stato di salute positivo del settore del credito. Bene anche il lusso con Moncler, mentre il mercato accoglie con freddezza il nuovo piano industriale di Enel.

Euro resta sopra quota 1,09 dollari

Sul fronte dei cambi, l’euro si conferma sopra quota 1,09 dollari ma il dollaro ha leggermente risollevato la testa, recuperando dai minimi. «Il mercato resta perfettamente dollaro-centrico – dicono gli analisti di ActivTrades – ed è sui cross dove si sono concentrati probabilmente i flussi più interessanti». Poco mossa la sterlina, che alla vigilia ha registrato la migliore performance tra le valute del G10 dopo le dichiarazioni di alcuni banchieri centrali, sottolineano gli analisti di Mps. Il governatore Bailey, di fronte al Parlamento, ha affermato che «i rischi sull’inflazione sono ancora al rialzo ed è pertanto sensato mantenere i tassi sui livelli attuali», mentre Mann si è dichiarata favorevole a un ulteriore aumento dei tassi. Debole lo yen dopo che la BoJ ha ridotto l’ammontare di acquisti di titoli a lungo e lunghissimo termine.

Petrolio in calo, oro stabile sopra i 2mila dollari l’oncia

Il prezzo dell’oro cresce sui mercati delle materie prime e supera i 2mila dollari l’oncia. In calo invece il prezzo del petrolio dopo che alla vigilia il Brent aveva consolidato poco sopra gli 82 dollari al barule, con le principali case d’investimento che cercano di prevedere l’esito
della riunione dell’Opec+ di domenica. «L’ipotesi base – dicono gli analisti di Mps – è quella di un’estensione dei tagli volontari, mentre la decisione di aumentare ulteriormente i tagli alla produzione è considerata possibile, ma non probabile (Goldman Sachs gli assegna un 35% di probabilità)». Infine, prosegue la corsa dell’uranio, al massimo da 15 anni, supportato dalla rinnovata domanda dal settore nucleare e problematiche sulle forniture da Canada e Nigeria.

Lieve rimbalzo Nikkei in Giappone, domani Borsa chiusa

La Borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni in timido rialzo. L’indice Nikkei è salito dello 0,29% a 33451,83 punti mentre il Topix ha guadagnato lo 0,474% a 2378,19 punti. In frenata lo yen scambiato a 148,89 per un dollaro e a 162,5 per un euro. Domani il listino giapponese resterà chiuso per festività. In calo i titoli del settore tecnologico. Sottotono i listini cinesi con Hong Kong che arretra dello 0,14% mentre l’indice composto di Shanghai cede lo 0,8%.

[ad_2]

Source link

Leave a comment