ANTICICLONE Zeus a lungo sull’Italia, vi spieghiamo perché ci deve preoccupare

admin
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Arriva l’anticiclone africano Zeus, ma non è una buona notizia

E’ arrivato anche sull’Italia l’anticiclone Zeus. Anche se a molti farà piacere la parentesi mite (se non addirittura calda) e senza precipitazioni che ci aspetta, in realtà questa non è esattamente una buona notizia per il clima, l’ambiente e soprattutto per la nostra salute.
Insomma, ci dovremmo realmente preoccupare.

L’Italia, nei prossimi 10 giorni, si troverà intrappolata in un vero e proprio “blocco atmosferico”, ovvero una distensione dell’anticiclone per diverse migliaia di chilometri (da sud-ovest verso est/nordest) a protezione di quasi tutto il bacino del Mediterraneo, da Gibilterra fino ai Paesi balcanici, con il nostro Paese che si troverà nel cuore di questa sorta di bolla.
Come suggerisce il termine, di fatto le condizioni meteorologiche rimarranno quasi immobili sul nostro Paese, con tanto sole (laddove non ci saranno nubi basse e nebbie) e assenza di precipitazioni.
Questa situazione, nel lungo periodo, può portare a conseguenze molto negative: in primis, il rischio di siccità (di fatto lo scudo anticiclonico blocca tutte le perturbazioni), ma anche l’aumento dell’inquinamento dovuto alla mancanza di ricambio dell’aria.

Soprattutto quest’ultimo non va sottovalutato in quanto comporta un serio rischio per la nostra salute, specie alle vie respiratorie nei soggetti più sensibili. L’immagine satellitare mostra l’altissima concentrazione di gas nocivi (NO2, biossido di Azoto) in particolare sulla Pianura Padana.

Inquinamento alle stelle sulle pianure del Nord a causa del blocco atmosferico
Il caldo fuori stagione rappresenta un campanello d’allarme del più ampio problema legato ai cambiamenti climatici: chiunque si è ormai reso conto che non è normale avere 15/20°C su così tante regioni a Gennaio.
Da valutare, infine, nei prossimi mesi, le conseguenze legate a questo calore in eccesso che va a modificare le temperature dei nostri mari: acqua più calda significa maggiore energia potenziale in gioco per eventi meteo estremi. Considerate tutte le conseguenze negative che queste lunghe fasi di dominio anticiclonico provocano, essere dovrebbero quindi essere definite dimaltempo invernale“, proprio alla stregua degli eventi meteo più estremi.

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