svolta in arrivo nelle scuole cittadine

admin
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Adottare una dieta vegetale in un territorio come quello veronese, dove la carne è parte integrante della tradizione culinaria, è una bella sfida. Eppure i cambiamenti climatici ci impongono di ripensare alla nostra alimentazione a partire dalle mense scolastiche, educando anche i bambini a una dieta più sostenibile, ricca di frutta, verdura e proteine vegetali. Nelle scuole veronesi dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado viene presentato già oggi una volta ogni cinque settimane un menù vegetale. C’è però l’ambizione di fare di più. L’idea è infatti quella di introdurre gradatamente, nel corso del 2024, pietanze esclusivamente vegane una volta a settimana, come suggerisce il «Menu Sostenibile» del Comune di Verona. Un progetto che ha ricevuto il plauso della Lav e che è nato in accordo con Agec, ente gestore delle mense scolastiche, Ulss 9, Comitato di Ristorazione Cittadina e Acli veronesi. «I nostri bambini devono sapere perché è importante preferire alcuni cibi piuttosto che altri, ma è altrettanto importante che questo cibo venga consumato – dice Elisa La Paglia, assessora alle Politiche educative -. Per questo ringrazio i genitori del Comitato Ristorazione Cittadina che ci aiutano nella creazione di ricette non solo sane ma anche invitanti».

Come proporlo

Convincere infatti i bambini a mangiare frutta, verdura e legumi, come se si trattasse della carne o della pasta col ragù non è semplice. Come si fa allora a rendere i cibi vegetali più attrattivi? «È importante che gli studenti, e soprattutto i più piccoli, ritrovino gli alimenti vegani in forme a loro già note come le polpette, le cotolette e le paste con i ragù – dice Domiziana Illengo, responsabile della transizione alimentare in Lav -. In questo modo si sentiranno più invogliati a mangiarli». Verona è solo il secondo Comune in tutta Italia ad aver osato ad adottare un’alimentazione più sostenibile con l’introduzione settimanale della giornata vegetale. Ma, per avere successo, questa novità deve essere comunque ulteriormente testate e inserita gradatamente. «Non si tratta solo di tutelare l’ambiente e gli animali ma anche la nostra stessa salute – spiega Illengo -, in quanto una dieta ricca di carne comporta anche una maggiore probabilità di essere colpiti da patologie cardiovascolari e tumorali. C’è ancora poca conoscenza della dieta vegetale che ci fornisce invece tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno. Il nostro progetto nelle scuole vuole quindi essere un primo passo verso un’alimentazione più consapevole e sostenibile».

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