«Sindaco da Dubai? Non è vero. Tornerò per i consigli comunali e non solo»

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«Trasferirsi a Dubai è un bel salto. Ma se mia moglie e i miei due figli (di tre anni e mezzo e un anno e mezzo, ndr) sono qui dal 19 dicembre, per poter iniziare il nuovo anno scolastico il 2 gennaio, io ci verrò a vivere stabilmente solo finito il mio mandato amministrativo a maggio». Stefano Tramonti, 37 anni, sindaco di Carpenedolo, risponde dalla capitale di uno dei sette Emirati Arabi per fornire «precisazioni» alla notizia pubblicata dal Corriere che è rimbalzata in tutta Italia. E che riguarda appunto la sua decisione di iniziare a vivere a Dubai mentre è ancora sindaco del paese della Bassa.

«Faccio il manager per una azienda italiana che ha delle filiali all’estero: il mio impegno mi porta soprattutto in Cina e nei paesi asiatici e dal 2019 mi faccio 200mila miglia l’anno di viaggi in aereo. Ho deciso di trasferirmi qui per dimezzare i tempi di viaggio, tornare a casa più spesso e vedere di più la mia famiglia. Qui vive già da diversi anni la sorella di moglie. Avrei potuto trasferirmi uno o due anni fa ma significava fare commissariare il comune mentre ora mi avvio a fine mandato. Aggiungo che io con i miei elettori sono stato chiaro: prima di candidarmi per il secondo mandato ho detto che avrei viaggiato molto per lavoro».

Farà consigli comunali in streaming da Dubai?

«Non scherziamo. Il regolamento non lo prevede e non è mia intenzione modificarlo perché non ne ravviso la necessità. Da qui a giugno ci saranno tre consigli comunali e in quelle occasioni sarò sicuramente in Italia. Le conferenze capigruppo e le riunioni di giunta si facevano in buona parte in streaming già dal 2019, ancora prima del Covid a causa dei miei impegni lavorativi».

Da qui a giugno tornerà solo tre volte per i consigli comunali?

«Non ho detto questo. Tornerò certamente per i consigli comunali ma non solo: la frequenza di rientro sarà compatibile con le esigenze della mia presenza istituzionale: io in 10 anni ho saltato un solo incontro istituzionale, una celebrazione del 4 Novembre, perché ero ricoverato in ospedale per una colica».

Come fa a gestire i colloqui con i cittadini?

«Non ho persone che oggi stanno lamentando il fatto che io non le ho incontrate: le problematiche vengono trattate quando io sono a Carpenedolo; in caso di urgenze ci sono le teleconferenze e le telefonate. In altri casi i cittadini possono rivolgersi agli assessori competenti, che sono quotidianamente in contatto con me. Non c’è nessuna azione arretrata dell’amministrazione comunale per effetto dei miei viaggi».

C’è chi l’accusa di andarsene dopo che la sua giunta ha dato l’ok ad un grande impianto di trattamento rifiuti.

«Non è solo Carpenedolo a volere quell’impianto per la produzione di biometano e compost ma una quarantina di enti di cui il mio comune è capofila. Un impianto finanziato con 33 milioni di fondi Pnrr se conteggiamo anche il 10% in più per l’incremento costi coperto dai fondi per le opere indifferibili. Non si tratta di una discarica ma di un impianto che serve a non avere le discariche e che ha il place del ministero dell’Ambiente. L’iter si fermerà se emergeranno problemi di natura ambientale. Anche se ci sono evidenti vantaggi economici non sono colui che ritiene che l’economia debba prevalere sull’ambiente».

In provincia si producono 90mila tonnellate l’anno di umido e con la piattaforma da 65 mila tonnellate che A2A intende realizzare a Bedizzole ci sarebbe un surplus di impianti rispetto ai rifiuti organici prodotti.

«Distinguiamo l’iniziativa privata da quella pubblica. La nostra è regolata da un bando che concede il finanziamento nel momento in cui dimostriamo che recuperiamo l’umido prodotto sul territorio, il nostro non è un impianto pensato per andare sul mercato».

«Anche se è abbastanza certo che da gennaio arriverà una norma per permettere il terzo mandato ai sindaci dei comuni tra 5 mila e 15 mila abitanti, io avevo già dichiarato da tempo l’inopportunità di ricandidarmi con la famiglia in un altro paese (in pole figura l’attuale vicesindaco Tiziano Zigliani di Fratelli d’Italia, ndr).

Ci tolga una curiosità: Dubai è una città per soli ricchi? È in affitto o a casa di proprietà?

«(Sorride). Sono in affitto e se mi chiede quanto pago le rispondo che, se vivessi a Milano spenderei la stessa cifra. Certo non si può fare il paragone con un paese di provincia».

31 dicembre 2023

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