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Un lunedì a rischio per chi viaggia in treno a causa dello sciopero nazionale dei ferrovieri proclamato dai sindacati di base Cub ed Usb che protestano per il rinnovo del contratto. Lo stop di 8 ore, dalle 9 alle 17, riguarderà tutte le imprese del settore, e avrà un impatto non solo su Trenitalia, ma anche su Italo e Trenord. Ad incrociare le braccia saranno anche i lavoratori del trasporto merci e quelli di Rfi, la società che si occupa della gestione della rete e delle infrastrutture ferroviarie.
Possibili disagi anche per Trenord
Trenord sul suo sito avvisa i clienti mettendoli in guardia da possibili disagi: «Il Servizio Regionale, Suburbano, la Lunga Percorrenza di Trenord ed il servizio Aeroportuale potranno subire variazioni e/o cancellazioni. Le fasce orarie di garanzia non saranno interessate dallo sciopero; inoltre arriveranno a fine corsa i treni con partenza prevista da Orario Ufficiale entro le ore 9 e che abbiano arrivo nella destinazione finale entro le ore 10. Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra: Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express. Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1. Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio.
Maggiori disagi per i pendolari dei treni locali
A subire i maggiori disagi potrebbero essere i pendolari che per spostarsi usano i treni locali, mentre per la lunga percorrenza al momento non si prevedono situazioni particolarmente critiche. Trenitalia ha fatto sapere che Frecciarossa ed Intercity dovrebbero viaggiare regolarmente, non escludendo però problemi nel servizio anche prima e dopo la durata dello sciopero, e parlando di possibili limitazioni o cancellazioni di treni regionali. Anche Italo mette in guardia da possibili disagi e rallentamenti, e per tenere i viaggiatori informati ha pubblicato come di consueto in questi casi una lista dei treni garantiti.
Alla base della protesta la richiesta di «un vero e adeguato rinnovo contrattuale nazionale», come si legge in nota dell’Usb in cui si ricorda anche la paralisi del trasporto ferroviario che ha di recente riguardato la Germania: «I macchinisti hanno scioperato 6 giorni per le stesse motivazioni, segno che l’attacco padronale è collettivo», sottolineano i sindacati di base.
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