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Poste Italiane fa i fuochi di artificio in attesa di conoscere gli sviluppi del percorso di privatizzazione della seconda tranche. I numeri approvati ieri confermano le attese di crescita dei risultati e l’aspettativa di una
revisione al rialzo della politica dei dividendi. La società e l’ad, Matteo Del Fante, hanno annunciato un livello record del risultato operativo, pari a 2,62 miliardi, il doppio del 2017 quando è arrivata l’attuale gestione del gruppo. E ancora: il settore della corrispondenza e dei pacchi ha raggiunto un sostanziale break even (-46 milioni il risultato netto) con i ricavi dei pacchi sempre più prossimi a raggiungere quelli da corrispondenza: 2 miliardi la consegna della posta (peraltro sostenuti da un repricing dei prodotti che ha compensato il calo dei volumi) contro 1,4 miliardi la consegna dei pacchi, che ha continuato a crescere con 90 milioni consegnati dai postini contro 71 milioni di pacchi dell’anno precedente.
Rivista al rialzo la cedola
La società ha rivisto al rialzo la cedola: il dividendo proposto per l’anno 2023 è di 0,8 euro ad azione, in crescita del 23% rispetto al valore del precedente esercizio e del 13% rispetto alla proposta originaria, che prevedeva 0,71 euro. Il monte dividendi pagato dalla società sarà pari a 1 miliardo, di cui oltre 600 milioni andranno allo Stato. Adesso il management si prepara alla presentazione del piano industriale, previsto per il 20 marzo, con il quale il gruppo dei recapiti inizierà la sua trasformazione verso un operatore della logistica a 360 gradi.
Giuseppe Lasco nominato direttore generale
L’esame del board di Poste ieri ha determinato un’altra importante notizia: la nomina del condirettore generale Giuseppe Lasco a direttore generale, con la responsabilità di gestire e coordinare le strutture aziendali del gruppo. All’ad Del Fante rimangono, come riporto diretto, le attività del patrimonio destinato BancoPosta, i comparti assicurativo, gestione del risparmio e pagamenti, Se a questo riassetto corrisponde una riduzione degli emolumenti dell’ad non è specificato; in genere le due cariche vengono cumulate per aumentare la retribuzione del capo azienda.
Tirano i risultati tassi di interesse, pacchi, pagamenti e raccolta postale
I numeri approvati dal consiglio di amministrazione indicano ricavi in crescita del 5,4 per cento a quota 12 miliardi. Nel periodo, e in particolare nell’ultimo quadrimestre, hanno ricominciato a tirare i servizi finanziari, con una ripresa delle commissioni sulla raccolta postale, aumentate del 34,5% a 538 milioni, solo negli ultimi tre mesi rispetto a un più 8,7 per cento su base annua. Bene anche le commissioni sul risparmio gestito, con un incremento di oltre il 21 per cento. Ovviamente ha continuato a incidere in senso positivo l’incremento dei tassi di interesse: nel quarto trimestre il margine di interesse è cresciuto del 7,7% su base annua a 569 milioni (2,2 miliardi nell’esercizio 2023, +17,5% anno su anno rispetto all’esercizio 2022), trainato da un livello più alto dei tassi e dall’aumento del 3% su base annua dei depositi retail (incluso Postepay), pari a 54 miliardi. Il settore assicurativo ha continuato a risentire dell’andamento debole della raccolta sul ramo vita, compensata da una crescita sul ramo danni (+34,7 per cento). Molto buona la performance dei pagamenti, con una crescita del 27,5% per cento a 1,4 miliardi; la vendita di energia ha superato i 500 mila contratti con 17 milioni di ricavi su base annua, di cui 10 milioni solo negli ultimi tre mesi dell’anno. L’utile netto a livello di gruppo cresce del 22,1% a 1,9 miliardi. I costi sono aumentati del 4,3%, a 9,4 miliardi, includendo il riconoscimento di un bonus ai dipendenti del valore di 133 milioni.
Del Fante: strategia vincente, con il nuovo piano nuova pagina
«Poste Italiane ha registrato, nell’intero 2023, un aumento dei ricavi, saliti a quasi 12 miliardi, superiore al 5% su base annua, insieme ad un risultato operativo record, pari a 2,62 miliardi, che raddoppia di fatto l’Ebit del 2017. Il nostro modello di business diversificato, resiliente e sostenibile e la continua razionalizzazione dei costi sono una prova concreta della nostra strategia unica e vincente. Nella divisione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione abbiamo raggiunto il break even di settore per l’esercizio 2023, in anticipo rispetto alle previsioni. Nei servizi finanziari i ricavi ammontano a 5,2 miliardi, con le attività finanziarie investite pari a 581 miliardi, supportate da una raccolta netta retail di oltre 1,2 miliardi, trainate da una solida raccolta netta assicurativa, che ha conseguito una performance oltre il livello di mercato. Nei servizi assicurativi abbiamo registrato risultati positivi, con una raccolta netta che conferma una performance ben al di sopra del livello di mercato e un tasso di riscatto ridotto in un contesto sfidante. In pagamenti e mobile tutte le linee di business hanno conseguito solidi risultati, anche grazie al consolidamento di LIS, e realizzato ancora una volta una crescita a doppia cifra della redditività operativa. L’offerta PosteEnergia è stata accolta molto bene dal mercato, raggiungendo alla data odierna circa 500mila contratti sottoscritti. Alla luce di questi risultati straordinari, intendiamo proporre per il quarto anno consecutivo un incremento al nostro dividendo che, per l’anno fiscale 2023, è pari a € 0,80 per azione, in crescita di circa il 13% rispetto alla nostra proposta originaria di 0,71 euro. Poste Italiane è pronta ad abbracciare il futuro, sfruttando i punti di forza dei suoi risultati e la resilienza del suo business, con il supporto della nostra visione strategica che si è dimostrata ben ponderata. Sono certo che continueremo a crescere e a creare valore per tutti i nostri stakeholder e presenteremo il 20 marzo il nostro nuovo piano 2024-2028, inaugurando la fase successiva della storia di crescita di Poste Italiane».
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