Magi e Della Vedova spintonati dal presidente di Coldiretti Prandini- Corriere.it

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Scontro davanti a Palazzo Chigi, a Roma, tra il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e i deputati di +Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova. La lite, sedata dalle forze dell’ordine, è scoppiata quando i due parlamentari hanno esposto i cartelli con la scritta «Coltivate ignoranza. Il divieto alla carne coltivata è antiscientifico e anti italiano» davanti al sit-in di Coldiretti a sostegno del «cibo naturale».

«Tu sei un delinquente, un buffone». Ha pronunciato queste parole il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, spingendo il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.

Davanti a Palazzo Chigi era in corso infatti una manifestazione di Coldiretti nel giorno del voto finale alla Camera sul disegno di legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali. Della Vedova si trovava in piazza Colonna con altri colleghi di partito, a poche decine di metri dal presidio di Coldiretti, la quale sostiene il provvedimento in via di approvazione a Montecitorio.

Al termine dello scontro fisico, riferendosi a Prandini, i due parlamentari hanno sottolineato che il presidente di Coldiretti «è una persona che non dovrebbe ricoprire un ruolo del genere. Adesso facciamo subito una bella denuncia perché si tratta di una aggressione». I manifestanti di Coldiretti presenti davanti alla Galleria Alberto Sordi hanno intonato con i megafoni il coro «Buffoni, buffoni».

«L’aggressione di Prandini è eversione»

«Se il presidente di Coldiretti si sente in diritto di aggredire un parlamentare credo che siamo all’eversione. È una persona che non dovrebbe ricoprire un ruolo del genere, ora facciamo una bella denuncia», ha commentato Della Vedova.

Pd: «Solidarietà a Magi e Della Vedova aggrediti»

«Piena solidarietà da parte del gruppo Pd della Commissione Agricoltura a Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova di +Europa aggrediti verbalmente e fisicamente da Ettore Prandini, presidente nazionale della Coldiretti. La differenza delle opinioni non giustifica in alcun modo un simile comportamento e nuoce alle stesse cause del mondo agricolo. Sulla carne coltivata ci sono opinioni diverse e dovrebbe prevalere la riflessione e il merito senza che il libero confronto degeneri in atteggiamenti inqualificabili. Ci meraviglia tutto questo unitamente ad appiattimenti politici verso il governo che minano l’autonomia che dovrebbero avere tutte le organizzazioni». Lo dichiarano Stefano Vaccari, capogruppo Pd, e Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi, della Commissione agricoltura della Camera.

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