Lite Prandini – Della Vedova sulla carne coltivata

admin
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“Delinquenti! Delinquenti!”. Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, attraversa via del Corso e si dirige verso la piccola pattuglia di +Europa che sta manifestando col proprio cartello pro carne coltivata davanti a palazzo Chigi.

Prandini punta Benedetto Della Vedova, “il delinquente”, e tenta di mettergli le mani addosso. Il deputato arretra, strabuzza gli occhi sorpreso, i poliziotti intervengono, gran trambusto, come dimostrano i video girati subito dall’entourage dell’esponente di +Europa.

Tutto succede mentre la Camera approva in via definitiva, con 159 voti a favore e 53 contrari, il disegno di legge che vieta la produzione e commercializzazione di carne coltivata, una legge bandiera della destra, e che +Europa e la Sinistra osteggiano perché ritenuto un provvedimento anti-scientifico.

“Prandini dovrebbe dimettersi! È un teppista!”, commenta Riccardo Magi, testimone dei fatti. “Sono dei fascisti”, commentano altri che hanno visto la scena. “Meloni cosa ha da dire?” La legge, che il ministro Lollobrigida ha fieramente difeso in aula, nasce proprio da una petizione di Coldiretti.

Quando i protagonisti tornano in Transatlantico Della Vedova mostra il video al ministro Lollobrigida: “Guarda qui! Intimidazione e violenza, questo è il clima! Ma ti rendi conto? Andremo a fare denuncia, non è tollerabile – continua il deputato +Europa – Invito tutta la Camera, ma soprattutto il ministro Lollobrigida, a non andare alla manifestazione di Coldiretti, glielo chiedo da parlamentare a parlamentare. Dopo quello che è successo non può andare a legittimare una aggressione contro il Parlamento sarebbe un riconoscimento alla violenza contro il Parlamento”. Lollobrigida prende le distanze: “Contrarietà e solidarietà”, dice. “La violenza non è mai uno strumento di battaglia politica”.

Ma Della Vedova continua: “Arriva come un ossesso il presidente di Coldiretti Prandini, corre verso di me, delinquente delinquente, ci sono i video, si capirà, c’erano gli agenti della Digos, cerca di aggredirmi. Fortunatamente gli agenti della Digos lo allontanano e arriva la polizia. Che il presidente di Coldiretti si senta legittimato a attraversare la strada per aggredire fisicamente un parlamentare per le parole che ha pronunciato nell’aula di Montecitorio trovo che sia di una gravità assoluta”.

“Mi dispiace per voi radicali, perché eravate gli unici che mi facevano avvicinare quando ero missino”, dice il ministro. Poi Magi e Della Vedova corrono a denunciare Prandini per l’aggressione.

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