«Impossibile riaprirla, ci sono nuove fratture»

admin
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«L’esito delle verifiche preliminari compiute il 22 dicembre, da parte di geologi e ingegneri strutturisti, confermano che non sussistono le condizioni minime di sicurezza per la riapertura della SP38 Strada della Forra». A dirlo è stata la Provincia dopo il sopralluogo di ingegneri strutturisti e geologi sul posto in seguito alla frana del pomeriggio del 16 dicembre a Tremosine. La situazione, dunque, è seria. «I volumi di roccia franati a lago – spiegano dal Broletto – sono dell’ordine di alcune migliaia di metri cubi, altri volumi instabili sono ancora presenti al disopra del sedime della galleria». 

Già, ma per quale motivo non è possibile aprire la strada? «In corrispondenza della galleria – spiegano dal Broletto – la parete di roccia che fungeva da pilastro del versante si è assottigliata fino a spessori esigui, nell’ordine del metro, perdendo così gran parte della resistenza di sostegno. La frana ha messo in evidenza nuove fratture, segno di detensionamento dell’ammasso roccioso nell’intorno della parete della galleria. I volumi che si sono movimentati hanno alterato la stabilità anche della roccia nell’intorno della frana e sono quindi da attendersi movimenti di riequilibrio e assestamento nel breve termine». Dunque, saranno necessari ulteriori approfondimenti d’indagine e rilievi che potranno consegnare un quadro aggiornato dello stato di sicurezza del tratto in esame.

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