Il giallo della donna trovata nuda sul tavolo. I primi esami non mostrano lesioni, ma i punti oscuri sono molti 

admin
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Milano – La visita specialistica alla Mangiagalli non avrebbe fatto emergere la presenza di lesioni. Il referto non è stato ancora inviato in Procura, ma le prime informazioni raccontano che i medici non avrebbero riscontrato segni evidenti che facciano pensare a una possibile violenza sessuale. Tuttavia, l’esito degli accertamenti clinici è solo uno dei tasselli del puzzle che i carabinieri della Compagnia Duomo stanno cercando di completare a ritroso.

Gli investigatori, coordinati dal pm Rosaria Stagnaro e dal maggiore Gabriele Lombardo, vogliono capire cosa sia successo nella notte tra venerdì e sabato all’interno del ristorante “Il Cormorano” di via Poliziano: da lì, all’alba, una trentunenne ha chiamato il 112 per riferire di essersi risvegliata completamente nuda nel locale a due passi dall’Arco della Pace. I militari del Nucleo Radiomobile l’hanno vista spuntare da una delle finestre che affacciano sul controviale di corso Sempione, avvolta soltanto in una tovaglia. Prima di essere accompagnata in ospedale, Martina (nome di fantasia), che lavora in un noto locale del centro, ha riferito di non ricordare nulla di quanto successo nelle quattro ore precedenti e aggiunto di aver partecipato a una cena di compleanno al “Cormorano” con altre quaranta persone.

Su quella parte, la trentunenne è stata molto precisa: ha raccontato di essere arrivata alle 21.40 da sola e di aver parcheggiato l’auto non lontano dal ristorante per festeggiare uno dei uno dei manager del locale in cui lavora; ha ammesso pure di aver assunto sostanze stupefacenti, di cui sarebbe consumatrice abituale. Poi il buio.

Le indagini dei carabinieri sono partite dall’analisi delle immagini del circuito interno di videosorveglianza: la telecamera piazzata davanti all’accesso dell’area bagno ha immortalato l’ingresso di Martina poco dopo la mezzanotte; negli stessi istanti, stando a quanto risulta dai filmati, sarebbe entrato pure un amico con cui la trentunenne aveva conversato brevemente all’esterno del locale, ma l’uomo sarebbe uscito un minuto dopo. Della donna, invece, nessuna traccia: l’occhio elettronico non ne ha certificato l’uscita, almeno fin quando il ristorante è rimasto aperto, mentre ha ripreso gli altri invitati che hanno utilizzato la toilette nel periodo successivo.

Al momento, l’unico elemento che fa pensare a un raid sessuale è che Martina si sia ritrovata senza vestiti, poi ritrovati in bagno insieme alla borsetta col cellulare. A un’operatrice sanitaria, la donna ha mostrato alcuni piccoli lividi sulla parte superiore delle gambe, ma lei stessa ha spiegato di non essere sicura che non fossero già presenti prima della serata a cena. I militari hanno già sentito i titolari del “Cormorano” e alcuni dei partecipanti alla festa di compleanno; le testimonianze degli altri commensali verranno verbalizzate nei prossimi giorni, per mettere in sequenza i frame di una notte ancora piena di punti oscuri.

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