Franco Berrino: «Come la nostra mente influenza la salute del corpo»

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Abbiamo parlato del corpo, di come nutrirlo, di come allenarlo, di come rispettarlo, di come rallentare l’orologio biologico e mantenerlo efficiente e preservarlo sano fino in età avanzata, di riconoscerne la meravigliosa bellezza in ogni età, ma il corpo non è che un aspetto di noi, il contenitore della nostra anima. Già Ippocrate, il padre della medicina, diceva che «Il corpo umano è un tempio e come tale va curato e rispettato, sempre». San Paolo riprese il concetto nella prima lettera ai Corinzi (6,19) «O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio e che non appartiene a voi stessi?», e nelle parole del poeta: «Dio ci ha donato i nostri corpi per farne il tempio dell’anima; dovremmo mantenerli forti e lindi per essere degni della divinità che vi risiede. Il vostro corpo è l’arpa della vostra anima e sta a voi estrarne musica melodiosa o suoni sgraziati» (Khalil Gibran). Ricordarci della divinità che è in noi è qualcosa di sempre più difficile nella confusione distraente della società dei consumi e dell’efficienza produttiva. Siamo troppo impegnati per ricordarci lo scopo della nostra vita e per danzare la poesia della nostra esistenza.

Cercare se stessi

Ascoltiamo l’insegnamento di un grande maestro Sufi: «O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso, ché da simile viaggio la terra diventa purissimo oro. Cerca bene in te stesso ciò che vuoi essere, poiché sei tutto. La storia del mondo intero sonnecchia in ognuno di noi. Cerca la vera definizione di te stesso. Questo è essenziale. E quando avrai trovato la tua definizione, fuggi da essa. Metti i pensieri a dormire, non lasciare che gettino ombra sulla luna del tuo cuore. Smettila di pensare. Stai con coloro che elevano il tuo essere. Mia cara anima, fuggi dai senza valore, stai vicino solo a quelli dal cuore puro. Il tuo cuore conosce la strada, corri in quella direzione. Guarda attentamente intorno a te e riconosci la luminosità delle anime. Ovunque ti trovi, sii l’anima di quel posto. All’anima sono state date le orecchie per ascoltare cose che la mente non capisce». (Jalal Al Din Rumi).

I benefici della meditazione

Se cerchiamo su PubMed, il principale motore di ricerca delle pubblicazioni di biologia e medicina, il termine meditazione, escono quasi 10.000 titoli: 1.000 all’anno negli ultimi anni, 10 anni fa erano 400, 20 anni fa 50 all’anno, 30 anni fa una trentina. La ricerca scientifica si sta accorgendo che la nostra mente influenza il funzionamento del nostro corpo e la nostra salute. La meditazione riduce ansia, depressione, conflittualità, aggressività; riduce lo stress e i livelli plasmatici di cortisolo; normalizza la sindrome metabolica (ipertensione, dislipidemia, iperglicemia); aumenta la lunghezza dei telomeri (il DNA alle estremità dei cromosomi che si accorcia ad ogni divisione cellulare, uno dei marker principali di longevità); riduce l’infiammazione, in particolare silenzia i geni che promuovono la sintesi di NFkB, il principale fattore di trascrizione che promuove la sintesi delle citochine infiammatorie. Una dozzina di studi hanno riscontrato che la meditazione riduce lo stato infiammatorio. La meditazione riduce il dolore cronico. Una revisione di 20 sperimentazioni cliniche mostra che oltre alla riduzione di NFkB e della proteina C reattiva (un marker di infiammazione), la meditazione migliora una serie di parametri che indicano migliori difese immunitarie.

Il benessere psicologico e la salute fisica

La meditazione causa benessere psicologico e il benessere psicologico è associato a minore mortalità. Uno studio su uomini e donne di più di 60 anni ha mostrato che la gioia di vivere è un indicatore di una migliore efficienza di tutti gli organi e una minore incidenza di eventi cardiovascolari nei dodici anni successivi. E per terminare ricordiamo, con Jalal Al Din Rumi, che la gioia di vivere viene da dentro, non da fuori di noi: «Non sei una goccia nell’oceano. Sei l’intero oceano in una goccia. Sei nato con un potenziale. Sei nato con la bontà e con la fiducia. Sei nato con ideali e sogni. Sei nato con la grandezza. Sei nato con le ali. Non sei stato concepito per strisciare, quindi non farlo. Hai le ali. Impara a usarle e volare. Diventa cielo. Prendi un’ascia e rompi le pareti della tua prigione. Fuggi. Perché stare in prigione quando la porta è così spalancata?»

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