Borse europee prudenti. A Milano giù Mps dopo il blitz del Tesoro. Male le altre banche

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Stabile lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari durata tedesco, infatti, si attesta a 173 punti base, invariato rispetto al riferimento della vigilia. In flessione il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha segnato una prima posizione al 4,30% dal 4,34% del finale del 20 novembre.

In Cina salgono le obbligazioni dei fondi immobiliari

Le obbligazioni e le azioni dei fondi immobiliari cinesi hanno guadagnato dopo che le autorità della Repubblica popolare hanno iniziato a redigere una lista di 50 imprese immobiliari che potranno beneficiare di finanziamenti. Si tratta dell’ultima mossa di Pechino per sostenere il settore immobiliare in difficoltà. L’indice dei costruttori cinesi ha guadagnato fino al 7,6% nelle prime contrattazioni, registrando il maggior incremento da settembre. Sunac China Holdings ha registrato un balzo del 27%, guidando i guadagni del settore, mentre Seazen Group Ltd. e Agile Group Holdings Ltd. sono saliti di oltre il 10% ciascuno. La cosiddetta white list potrebbe contribuire ad alleviare i timori di un ulteriore contagio nel settore immobiliare cinese, dove anche i costruttori sostenuti dallo Stato non sono stati immuni da problemi di finanziamento. Potrebbe anche rispondere alle preoccupazioni di lunga data degli investitori circa le condizioni di finanziamento meno favorevoli per i costruttori privati.

Tokyo poco variata, pesa apprezzamento yen

La Borsa di Tokyo conclude gli scambi poco variata, con le vendite che si concentrano sul comparto auto, a fronte del graduale apprezzamento dello yen sulle principali valute, e malgrado l’avanzata del listino tecnologico. In chiusura l’indice di riferimento Nikkei segna una variazione negativa dello 0,1% a quota 33.354,14, e una flessione di 33 punti. Sul mercato valutario la divisa nipponica si apprezza sul dollaro, a 147,70, sulle prospettive di una frenata dell’inflazione negli Stati Uniti e una pausa della stretta monetaria della Fed, e avanza anche sull’euro a 161,80. Le Borse cinesi segnano una seduta negativa sulle persistenti incertezze dell’economia del Dragone: l’indice Composite di Shanghai chiude poco mosso a 3.067,93 punti (-0,01%), mentre quello di Shenzhen perde lo 0,39%, scivolando a quota 1.929,00.

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