Borsa, Europa fiacca senza la bussola di Wall Street. Rimbalzano i titoli Oil

admin
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(Il Sole24Ore Radiocor) Le Borse europee si muovono all’insegna della cautela, quando Tokyo è rimasta chiusa per festività, così come Wall Street che celebra la Festa del Ringraziamento. Non hanno scaldato i listini i dati macroeconomici, che vedono l’attenuarsi della recessione nell’Eurozona a novembre: l’indice Pmi dei servizi è salito a 48,2 punti da 47,8 punti mentre il Pmi manifatturiero a 43,8 punti dai 43,1. In Germania i numeri mostrano ancora una contrazione dell’economia (con gli indici al di sotto di quota 50) seppure a ritmo più lento. Intanto, i verbali della riunione di ottobre della Bce confermano le recenti dichiarazioni della presidente Christine Lagarde, smorzando gli entusiasmi sulla fine della stretta monetaria. In Svezia la banca centrale svedese ha mantenuto il tasso di riferimento al 4%, dopo oltre un anno di rialzi e nonostante l’inflazione sia ancora elevata, mentre la banca turca ha portato i tassi dal 35% al 40%, contro le aspettative di un rialzo più contenuto al 37,5%. In questo contesto, il FTSE MIB, viaggia in territorio positivo, come le Piazze di Parigi (CAC 40) e Francoforte (DAX 30).

Bce, verbali non escludono nuovi rialzi tassi se necessario

«Anche se i tassi di interesse sono stati mantenuti invariati» nella riunione del 25 e 26 ottobre, «è stata confermata la visione che il consiglio direttivo dovrebbe essere pronto, sulla base di una valutazione in corso, a ulteriori aumenti dei tassi di interesse, se necessario, anche se questo non rientra nell’attuale scenario di base». E’ quanto si legge nei verbali dell’ultima riunione del consiglio direttivo della Bce, che ha mantenuto i tassi invariati dopo dieci rialzi consecutivi. I membri del direttivo, spiegano le minute, «si sono espressi a favore nel mantenere la porta aperta a ulteriori rialzi dei tassi, in linea con l’enfasi posta dal consiglia sulla dipendenza dai dati». In ogni caso, nel corso della riunione è stata espressa la fiducia che «l’attuale posizione di politica monetaria fosse abbastanza restrittiva», fatto che ha concesso al consiglio direttivo «l’opportunità di lasciare i tassi invariati ai livelli attuali e di avere il tempo di valutare l’outlook dell’inflazione, le dinamiche dell’inflazione sottostante e la forza della trasmissione della politica monetaria».

A Milano salgono i titoli Oil, giù Prysmian

A Piazza Affari rimbalzano i titoli petroliferi dopo la performance negativa della vigilia sul tonfo del prezzo del greggio, con Eni tra i titoli migliori del listino. Acquisti anche su Leonardo – Finmeccanica, dopo la conferma del condirettore generale Lorenzo Mariani della ricerca di alleanze nel settore degli armamenti terrestri. Bene anche Iveco Group , Stellantis, dopo il riacquisto di 50 milioni di azioni dalla cinese Dongfeng per 934 milioni di euro, e Moncler, dopo l’accordo di licenza esclusiva con EssilorLuxottica. Dopo un avvio debole, passa in positivo Banca Mps, mossa dalle speculazioni sull’epilogo della privatizzazione dell’istituto senese dopo la cessione del 25% del capitale del Mef. In coda Prysmian, Banca Generali, Stmicroelectronics e Diasorin. Fuori dal listino principale balzano le azioni Mfe-Mediaforeurope dopo i conti dei nove mesi che vedono profittabilità superiore alle previsioni e un miglioramento delle prospettive sulla raccolta pubblicitaria. . Guardando in casa Agnelli/Elkann la Juventus Fc ha riunito l’assemblea ordinaria, da cui è arrivato il via libera dei soci al bilancio di esercizio, chiuso al 30 giugno 2023, con un risultato netto negativo per circa 123,29 milioni di euro.

Petrolio ancora giù, euro in lieve calo dopo Bce

Frena ancora il prezzo del petrolio, dopo il l tonfo della vigilia che ha portato il greggio a cedere fino al 4%. A causare il calo il rinvio della riunione dell’Opec+ al 30 novembre (inizialmente prevista per domenica 26 novembre). In rialzo il gas naturale ad Amsterdam, mentre, sul valutario, l’euro è lievemente in calo a 1,89 dollari (1,09 dollari in avvio e 1,086 al closing precedente) , mentre vale 162,9 yen (162,6 in avvio da 161,68).

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