pubblicata la lista. Non sono carenti adesso, ma sono necessari- Corriere.it

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Dalla nostra corrispondente da Bruxelles — Paracetamolo, insulina, atropina e litio ma anche morfina e fentanyl, il vaccino per l’influenza e l’epatite A e B. E poi i principali antibiotici a partire dall’amoxicillina, anestetici, antiepilettici, ansiolitici, antipsicotici, e altri principi per trattare un’ampia gamma di aree terapeutiche incluse le malattie rare o gli scompensi del metabolismo.

Cosa sono

La Commissione europea ha pubblicato martedì con l’Ema l’elenco dei medicinali critici dell’Ue: oltre 200 principi attivi selezionati dopo che gli Stati membri ne hanno esaminati 600 dagli elenchi nazionali. L’elenco sarà aggiornato ogni anno. L’autonomia strategica dell’Ue passa anche attraverso i medicinali, come ha dimostrato la pandemia, quando le catene di approvvigionamento sono state messe in pericolo dalle politiche protezionistiche di Stati Uniti, Gran Bretagna e India. L’Ue è altamente dipendente da Cina e India, e Bruxelles vuole migliorare la resilienza di fronte a sfide geopolitiche e imprevisti.

Prevenire le carenze

Un medicinale è considerato critico «quando è essenziale per garantire l’erogazione e la continuità di un’assistenza sanitaria di qualità — spiega una nota della Commissione Ue — e per garantire un elevato livello di protezione della salute pubblica in Europa». L’inserimento di un medicinale in questo elenco «non significa che è probabile che si verifichino carenze di questo prodotto nel prossimo futuro», specifica la nota, ma indica l’importanza fondamentale di evitarne carenze future perché l’indisponibilità potrebbe causare danni significativi ai pazienti e mettere sotto pressione i sistemi sanitari.
La Commissione, l’Ema e gli Stati membri metteranno in campo le misure necessarie per lavorare con le parti interessate per prevenire le carenze. A inizio 2024 sarà lanciata l’Alleanza per i medicinali critici. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ha spiegato che riunirà «l’industria, la società civile, le istituzioni dell’UE e le autorità nazionali: insieme identificheremo quindi le migliori misure per affrontare ed evitare carenze, dalla diversificazione e riduzione dei rischi, all’aumento della produzione in Europa». E in una comunicazione di ottobre la Commissione Ue ha indicato tra le soluzioni possibili anche la creazione di scorte e gli appalti congiunti, come è stato fatto per acquistare i vaccini durante la pandemia.

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