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Tesla contro la Reuters e l’accusa di nascondere i difetti delle auto
È raro che Tesla prenda pubblicamente posizione dopo un servizio giornalistico. Ma in questo caso la marca americana ha rotto gli indugi, contestando punto per punto quanto sostenuto dalla Reuters in un reportage dal titolo: “Tesla ha incolpato gli automobilisti per guasti a parti che da tempo sapeva essere difettose“. Nell’articolo si racconta per esempio la storia di Shreyansh Jain, un ingegnere elettronico di Cambridge che a marzo ha acquistato una Tesla Model Y. L’auto non aveva percorso neppure 200 km quando è accaduto un fatto grave: “Mentre guidava con la moglie e la figlia di tre anni, ha improvvisamente perso il controllo dello sterzo mentre svoltava lentamente… La sospensione anteriore destra dell’auto era crollata e alcune parti raschiavano la strada rumorosamente quando si fermava“. Secondo il racconto di Jain, la moglie e la figlia erano assolutamente pietrificate:. “Se fossimo stati su un’autostrada a 70 miglia all’ora, e questo fosse accaduto, sarebbe stato catastrofico”, ha detto l’ingegnere.
Malfunzionamenti? “Fidelizzazione tra le più alte del settore”
La tesi dell’articolo è che le Tesla soffrono di una serie di gravi malfunzionamenti. A fronte dei quali si continua ad addossare la responsabilità a comportamenti errati dei clienti. Ed ecco la replica dell’azienda: “Reuters ha pubblicato un articolo che inizia con un titolo estremamente fuorviante ed è pieno di informazioni incomplete e palesemente errate… Si suggerisce vagamente e senza senso che ci siano migliaia e migliaia di clienti scontenti. Non ha senso… la realtà è che la fidelizzazione dei clienti di Tesla è tra le migliori e le più alte del settore”. La Casa accusa la Reuters di avere occultato all’interno dell’articolo la verità. Ovvero che Tesla per alcuni dei problemi evidenziati “ha pagato la maggior parte delle 120.000 riparazioni di veicoli in garanzia“. L’agenzia è poi accusata di avere montato una storia falsa sulla foto di una Model 3 danneggiata: “La foto del cliente non rappresenta un componente guasto, ma un componente post-incidente danneggiato nel tentativo di ridurre gli effetti negativi di una collisione. Il cliente è stato informato che Tesla è stata in grado di rivedere la telemetria e ha capito che si era verificato un incidente, per cui la riparazione non era coperta da garanzia“.
Tesla contro la Reuters: “Nessuna magagna è stata nascosta”
La sostanza della replica di Tesla è: disponiamo del servizio di telemetria più avanzato del settore. Ergo: con noi inutile fare i furbi, perché siamo in grado di capire se un danno è stato causato da un urto e nessun costruttore risarcisce i danni da incidenti. Quindi, sostiene la Casa di Elon Musk, nessuna magagna è stata nascosta alle autorità che vigilano sulla sicurezza: “Contrariamente alle affermazioni dell’articolo basate su dati errati, Tesla è sincera e trasparente con i regolatori della sicurezza in tutto il mondo. E qualsiasi insinuazione contraria è chiaramente sbagliata“. Non solo: “I nostri tecnici dell’assistenza e consulenti diagnosticano e riparano le auto dei clienti in modo efficiente. E non sono incentivati a trarre profitto dalle esigenze di riparazione dei clienti. Tesla offre ai dipendenti dell’assistenza eccellenti pacchetti di compensi e vantaggi. Non lavorano senza commissioni come presso altri rivenditori che sono incentivati a vendere o a sovraccaricare i propri clienti“. Conclusione: “Usare la versione unilaterale degli eventi di un cliente come esperienza universale di tutti i clienti dipinge un quadro falso…Per ogni cliente arrabbiato, ce ne sono altre centinaia entusiasti della loro Tesla“
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