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Più tempo per comunicare al fisco le operazioni di cessione crediti e sconto in fattura relative alle spese per il Superbonus sostenute nel corso del 2023. All’ultima curva prima della conversione in legge, prevista entro il 27 febbraio prossimo dopo l’esame del Senato, il governo (che in parlamento ha blindato il decreto sui bonus edilizi approvato alla fine dello scorso anno) apre ad una piccola modifica. Palazzo Chigi ha infatti raccolto la richiesta del Consiglio nazionale dei commercialisti posticipando dal 16 marzo al 4 aprile la scadenza entro la quale vanno presentate, appunto, le opzioni su sconti e cessioni dei crediti. In poche parole i commercialisti hanno strappato un margine di 20 giorni e, secondo il consigliere e delegato alla fiscalità del Consiglio, Salvatore Regalbuto, «la proroga è necessaria per consentire ai professionisti e alle imprese di esplorare con tempi più congrui la possibilità di individuare soggetti cessionari disponibili ad acquistare i crediti. Peraltro questa proroga va in parallelo con quella relativa alla comunicazione spese su parti comuni per la dichiarazione precompilata, e consentirà di gestire entrambi gli adempimenti con tempistiche più agevoli».
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