[ad_1]
Cos’è la pasta shirataki?
La pasta shirataki è un tipo di noodle asiatico (spaghetti un po’ più spessi) realizzato principalmente da glucomannano, una fibra alimentare ricavata dalla radice del konjac, una pianta asiatica.
Fanno parte della cucina tradizionale giapponese, ma sono talvolta consumati anche per il loro basso valore calorico; a differenza della pasta tradizionale, che è ricca di carboidrati in forma di amidi, la pasta Shirataki è infatti quasi priva di calorie e macronutrienti (vedi dopo).
È oggi possibile trovare anche formati differenti, ad esempio in chicco (come il riso), rigatoni, …
Cosa significa shirataki?
Il termine giapponese “shirataki”, che descrive l’aspetto degli spaghetti, significa “cascata bianca”; si tratta di un chiaro riferimento alla loro trasparenza e consistenza, simile a gelatina. Questo nome evoca l’aspetto unico di questi noodles che si distinguono a colpo d’occhio dai tradizionali spaghetti di grano.
Cosa contiene la pasta shirataki?
Gli spaghetti shirataki sono composti per il 97% da acqua e per il 3% da konjac, che contiene glucomannano, una fibra alimentare idrosolubile e in grado di assorbire elevate quantità di acqua.
È priva di proteine, grassi e zuccheri semplici, rendendola un’opzione interessante per chi segue diete ipocaloriche o a basso contenuto di carboidrati.
A cosa fanno bene?
Grazie al loro alto contenuto di glucomannano e al quasi trascurabile apporto di calorie, i noodles Shirataki sono stati usati e proposti per:
- regimi ipocalorici (diete dimagranti),
- pazienti diabetici (la fibra contenuta può aiutare a regolare il livello di zucchero nel sangue, riducendo l’assorbimento degli altri carboidrati/grassi presenti nel pasto)
- favorire il senso di sazietà,
Inoltre, per chi soffre di stipsi, la fibra del glucomannano può aiutare a migliorare la regolarità intestinale.
Valori nutrizionali
Seppure ci siano alcune differenze di composizione tra le diverse marche, indicativamente la tabella nutrizionale delle forme già idratate (vendute in acqua) prevede (per 100 g):
- Carboidrati: 1.0 g
- Grassi: 0 g
- Proteine: 0 g
- Fibra: 3.9 g
L’apporto calorico, anche questo leggermente variabile, è in genere compreso tra i 10 e le 30 calorie per 100 g.
Al di là dei valori numerici è possibile affermare che l’apporto calorico e di nutrienti è quindi sostanzialmente nullo, con l’ovvia eccezione della fibra.
Quanti grammi di shirataki al giorno?
Non esiste una dose “standard” di shirataki da consumare quotidianamente, tuttavia è importante non considerarla come un sostituto universale per tutti gli altri alimenti, soprattutto quelli ricchi di nutrienti essenziali.
Un consumo eccessivo di Shirataki potrebbe portare, infatti, a trascurare altri alimenti importanti nella dieta. Questi noodles sono estremamente bassi in calorie e privi di molti nutrienti fondamentali, come proteine, grassi essenziali, vitamine e minerali, affidarsi troppo a questo alimento potrebbe quindi potenzialmente esporre a carenze di micronutrienti e a un squilibrio nella dieta.
In alcuni soggetti sensibili (o non abituati al consumo di fibra) un consumo eccessivo può causare disagio intestinale a causa dell’alto contenuto di fibra.
Che sapore ha la pasta shirataki?
La pasta shirataki ha un sapore neutro e una consistenza leggermente gommosa; fautori e appassionati la descrivono, per questo, come particolarmente versatile in cucina, perché facilmente abbinabile a diversi condimenti e salse.
Altri consumatori necessitano invece di un periodo di adattamento per abituarsi alla consistenza lontana dai cibi più convenzionali della nostra tradizione.
Dove si comprano
È possibile trovare la pasta shiratake nei negozi etnici, nei negozi di alimentazione bio e in alcuni supermercati della grande distribuzione.
Sono disponibili in forma umida (confezionati all’interno di vaschette contenenti acqua) o in forma secca.
[ad_2]
Source link