[ad_1]
– oppure –
Sottoscrivi l’abbonamento pagando con Google
OFFERTA SPECIALE
Leggi l’articolo e tutto il sito ilgazzettino.it
1 Anno a 9,99€ 69,99€
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.
- Accesso illimitato agli articoli su sito e app
- La newsletter del Buongiorno delle 7:30
- Tutte le newsletter tematiche
- Approfondimenti e aggiornamenti live
- Dirette esclusive
RIESE PIO X (TREVISO) – Si svolgeranno venerdì prossimo, 29 dicembre, a Castelfranco Veneto, i funerali di Vanessa Ballan, la donna di 26 anni uccisa in casa a Riese Pio X. Le esequie sono state fissate nella cittadina trevigiana di cui è originaria la famiglia di Vanessa.
La celebrazione si terrà alle ore 14.30. In quel giorno, per decisione del presidente Luca Zaia, verrà decretato il lutto regionale in tutto il Veneto. Il Comune di Castelfranco spegnerà le luminarie natalizie la sera prima delle esequie.
L’omicidio di Vanessa Ballan
È la sera del 25 ottobre: la commessa dell’Eurospin riceve un messaggio dall’ex amante kosovaro Bujar Fandaj. È l’ennesimo ricatto: la loro relazione era finita da settimane ma lui non si rassegnava. Voleva che lei lasciasse il compagno, Nicola Scapinello, e andasse a vivere con lui. La teneva in scacco minacciando di far avere a Nicola i video “hot” dei loro incontri erotici. Per dimostrarle che faceva sul serio, ne invia uno a Vanessa. Il filmato viene scoperto anche dal compagno: una mazzata che rischia di far vacillare la loro lunga relazione, iniziata 11 anni prima. La 26enne a quel punto gli confessa quello che fino a quel momento aveva taciuto: la sbandata, la decisione di prendere le distanze e le minacce di Fandaj. Il giorno dopo, il 26 ottobre, la coppia si presenta dai carabinieri per presentare la querela. Stalking e violenza sessuale (perché attraverso quei ricatti Fandaj avrebbe costretto Vanessa ad altri rapporti sessuali a storia finita), ma anche revenge porn, violazione di domicilio e interferenza illecita nella vita privata. Sono i reati ipotizzati dal pm che prende in carico la denuncia. È un caso da Codice Rosso.
Il 27 ottobre scatta la perquisizione a casa dell’imbianchino kosovaro. I militari dell’Arma sequestrano nella sua villetta a schiera di Altivole ben quattro cellulari (tra vecchi e nuovi) in cui sarebbero salvati i video con cui lo straniero ricattava l’ex amante. Il pm era in attesa dei risultati dei tabulati: una volta ricevuti i riscontri, avrebbe valutato se richiedere il divieto di avvicinamento alla vittima. Ma Fandaj ha battuto tutti sul tempo. Improvvisamente “disarmato”, per due mesi ha smesso di importunare Vanessa. Sembrava aver recepito l’avvertimento. Ma in cuor suo stava meditando vendetta.
[ad_2]
Source link