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Anche se meno comune di quanto accade nel cane, anche i gatti possono soffrire di diarrea o feci molli. I motivi per cui questo può accadere però sono vari, per questo cambiare alimentazione può non essere sempre indicato. Tutto dipende dal tipo di diarrea che ha il vostro gatto, quanto frequentemente si presenta il sintomo e se viene associato ad altri problemi o meno. Approfondiamo il discorso in questo articolo.
Le possibili cause della diarrea nel gatto
Le cause di diarrea nel gatto possono essere diverse, ma prima di affrontare questo punto, dobbiamo dare una definizione esatta del sintomo. Molte persone infatti pensano che si possa definire “diarrea” solo le feci molto liquide o acquose. In realtà, dobbiamo identificare questo sintomo anche in presenza di feci malformate (ad esempio della consistenza del dentifricio o della polenta) oppure quando la frequenza di defecazione supera le 3 volte al giorno, a prescindere dalla consistenza. Anche delle feci ben formate, ma con muco che le riveste, sono diarrea.
Chiarito questo punto importante vediamo invece le principali cause di diarrea nel gatto:
- Parassiti: sono diversi i parassiti che possono dare feci molli o liquide nel gatto, forse il più famoso è Giardia lamblia, un protozoo. La giardiasi però non è l’unica causa parassitaria e per questo è necessario appurarlo con un esame delle feci, che possa identificare tipo o tipi di parassiti presenti.
- Indiscrezione alimentare: ovvero il vostro gatto ha mangiato qualcosa che non doveva. Questa causa, estremamente comune nel cane, è molto meno frequente nel gatto, dato che sono generalmente molto bravi a selezionare il loro cibo.
- Ingestione di piante, alimenti o prodotti tossici: anche in questo caso, si tratta di una diarrea a decorso acuto, con sintomi spesso importanti, associata a malessere e vomito. Un esempio purtroppo molto comune è quella di diarrea associata all’ingestione di cioccolato, estremamente tossico per il gatto soprattutto se amaro.
- Ingestione di quantità eccessive di latte: questo alimento, che vediamo dare nei cartoni animati al gatto, in realtà per quanto gradito può provocare diarrea, soprattutto per via del contenuto di lattosio.
- Diarrea batterica o virale: questo tipo di diarree sono molto meno comuni di quanto si pensi. Nella maggior parte dei casi, infatti, la diarrea batterica insorge come complicanza di altri tipi di diarrea. Quelle virali invece è legata a patologie specifiche del gatto, fra cui anche il temuto coronavirus e parvovirus.
- Reazione avversa al cibo: in questo caso, la sintomatologia è in generale cronica, relazionata sempre allo stesso alimento o classe di alimenti. Si ha quindi diarrea, che prontamente smette quando sospendiamo il cibo incriminato.
- Infiammazione intestinale cronica (IBD): questa è senza dubbio la causa più frequente di diarrea cronica, ovvero ripetuta per più volte a settimana, per un periodo di almeno 2-3 settimane. Possono essere presenti altri sintomi concomitanti (disoressia, malessere), oppure no.
- Linfoma intestinale: questa malattia, di tipo neoplastico, si presenta in modo del tutto simile e sovrapponibile alle IBD. Generalmente (ma non sempre) la sintomatologia però è più grave, con abbattimento e perdita di peso.
- Insufficienza pancreatica esocrina (IPE): in questo caso il pancreas del vostro gatto non funziona, per cui non vengono prodotti enzimi digestivi. Il cibo rimane quindi nell’intestino e non può essere assorbito. Associata alla IPE abbiamo sempre una disbiosi, ovvero alterazione della microflora intestinale, e infiammazione intestinale cronica (vedi sopra IBD).
Cosa fare se il gatto ha la diarrea
Quando il gatto ha la diarrea, dobbiamo prima di tutto individuare se è un processo isolato, oppure cronico che si sta ripetendo nel tempo. Per questo, consiglio sempre di segnare su un diario o su un calendario, quando il vostro gatto defeca feci molli o eccessive. Di solito, con il tempo, si nota che il sintomo si ripete più di quanto ci aspettavamo.
Un altro aspetto importante per comprendere la gravità della situazione, è se il sintomo è associato o meno a malessere generale. Se il vostro gatto è abbattuto, gioca meno, si nasconde, non mangia e/o vomita sarà importante portarlo immediatamente in clinica veterinaria. Altro conto invece è se il vostro gatto ha avuto sì un episodio di feci molli, ma nel frattempo e subito dopo si presenta pimpante e allegro.
Ultimo, ma non ultimo, un segno molto grave è la presenza di sangue. In generale, il sangue è importante come sintomatologia non tanto quando si tratta di piccole goccioline che escono a fine defecazione (noi veterinari la chiamiamo ematochezia), ma piuttosto quando le feci hanno grandi quantità di sangue, rosso vivo o scuro, quasi nero (in questo caso definita melena).
Per riassumere:
- Se il vostro gatto ha un episodio di feci molli o liquide isolato, senza altra sintomatologia, vi consiglio di farlo comunque presente al vostro veterinario ma non si tratta di un’urgenza.
- Se gli episodi di diarrea sono ripetuti, nei giorni o nella stessa giornata, o sono accompagnati da altri sintomi come abbattimento, disappetenza o sangue, è invece importante recarsi subito in visita.
Bisogna cambiare alimentazione al gatto quando ha la diarrea?
Come avrete capito leggendo il paragrafo relativo alle cause di diarrea, in realtà non sempre l’alimentazione deve essere cambiata in corso di diarrea. Anzi, in alcuni casi, fare dei cambi repentini, potrebbe peggiorare molto la situazione.
L’alimentazione del vostro gatto dovrà essere cambiata solo quando si sospetta una reazione avversa al cibo. In questo caso, certamente sospendere il cibo incriminato migliorerà la situazione. Ovviamente il modo migliore per sapere se si tratta di una reazione avversa al cibo è farvi guidare da un medico veterinario esperto in nutrizione, ma potete sospettarlo se il vostro gatto:
- Ha iniziato a dimostrare diarrea dopo un cambio alimentare.
- Notate che è presente solo quando date un determinato tipo di alimento o fonte proteica (es. ha diarrea solo quando mangia scatolette al tonno).
- Ha avuto delle infezioni batteriche e/o virali importanti in precedenza che possono aver danneggiato la parete intestinale.
Se notate questi sintomi quindi, provate un cambio alimentare, meglio sempre graduale, meglio se guidati da un professionista. In tutti gli altri casi, un cambio alimentare potrebbe non essere necessario o essere persino poco beneficioso.
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