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La drammatica scoperta del corpo senza vita di Riccardo D’Angeli, 41enne maggiore e paracadutista dell’esercito italiano, in un campo eolico a Campomaggiore, in provincia di Potenza. Il militare era scomparso da diverse ore e di lui si erano perse le tracce dopo che non era rientrato nel camper nel quale alloggiava.
Una improvvisa interruzione di energia elettrica da una pala eolica e il conseguente arrivo dei tecnici a Campomaggiore, in provincia di Potenza, hanno portato alla drammatica scoperta del corpo senza vita di Riccardo D’Angeli, un maggiore e paracadutista dell’esercito italiano. La morte del militare 41enne rimane avvolta nel mistero anche perché l’uomo era scomparso da diverse ore e di lui si erano perse le tracce dopo che non era rientrato nel camper nel quale alloggiava.
Il corpo dell’ufficiale è stato ritrovato quasi per caso dai vigili del fuoco nel pomeriggio di sabato in contrada Serra, nei pressi di un parco eolico, dopo che era stata segnalata una anomalia in una pala eolica. L’uomo, originario di Roma ma residente a Brunico, in provincia di Bolzano, era scomparso al venerdì quando non aveva fatto rientro al camper col quale era arrivato nel Paese lucano.
Riccardo D’Angeli infatti era arrivato da qualche giorno a Campomaggiore, col suo camper e in compagnia di un’altra persona, con l’intenzione di dedicarsi all’arrampicata sportiva, sua altra passione oltre al paracadutismo. Venerdì sera si era allontanato, avvertendo che sarebbe tornato presto, ma poi non aveva fatto ritorno ed era scattato l’allarme.
In zona si erano mobilitati tutti, compreso il sindaco che aveva lanciato un appello sui social. Di lui sembrava non esserci traccia fino alla tragica scoperta di sabato pomeriggio. “È stato purtroppo ritrovato in C.da Serra, nei pressi di una pala eolica, il corpo senza vita di Riccardo D’Angeli. Ringrazio comunque i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, la nostra Polizia Municipale e i volontari tutti per aver contribuito alle operazioni di ricerca” ha scritto il sindaco, aggiungendo: “Vicinanza e cordoglio alla famiglia e agli amici cui vanno le condoglianze di tutta la nostra Comunità”
Secondo un primo esame del medio legale accorso sul posto, D’Angeli sarebbe deceduto per folgorazione. Le circostanze della sua morte però rimangono avvolte nel mistero. Dai primi rilievi sul posto, pare che la porta di accesso alla turbina della pala eolica dove è stato rinvenuto il corpo sia stata manomessa. Al momento quindi non si esclude nessuna ipotesi.
Tanti i messaggi di cordoglio dei colleghi sotto il post del gruppo paracadutismi Nembo. “Con profondo dolore, annunciamo la scomparsa del nostro amico e collega Maggiore Paracadutista Riccardo D’Angeli, uno dei figli del Nembo, era una persona amata e rispettata da tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla. Lascia un vuoto insostituibile nei cuori di familiari e amici” recita il post. “Una persona d’oro” hanno ricordato molti colleghi.
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