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Conosciamo ormai tutti l’importanza che ha la pressione arteriosa sul nostro organismo e la necessità, dopo una certa età, di controllarla con frequenza per evitare picchi al rialzo o al ribasso. Mentre quella bassa è un fattore di rischio che può portare a svenimenti improvvisi, quella alta aumenta le possibilità di eventi cardio e cerebro vascolari invalidanti o addirittura mortali. I valori normali dovrebbero attestarsi tra i 70-80 mmHg di minima e su 110-120 mmHg di massima, (sarà comunque il vostro medico in base al fisico e alle condizioni di salute a dare il range corretto). Se si nota qualsiasi tipo di cambiamento è comunque fondamentale rivolgersi a lui per avere indicazioni.
Nel caso si soffra di pressione alta, la prima cosa da dire è che non si è soli. A livello mondiale, circa il 40% delle persone di età superiore ai 25 anni ne soffre e questa percentuale dovuta alle più svariate ragioni, tende a crescere rapidamente. Come accennavamo, l’ipertensione rappresenta il più importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, che è la prima causa di morte nel mondo.
Il cibo, l’alimentazione e la dieta
Gli alimenti che mangiamo hanno un’importanza fondamentale nel controllo dell’ipertensione, ma soprattutto nella prevenzione primaria, per evitarne la comparsa, e secondaria, per evitare che peggiori.
È fondamentale ricordare che nonostante facciano molto bene, gli alimenti non vanno a sostituire una terapia medica, ma possono coadiuvarla. Quindi vanno sempre seguite le indicazioni del proprio dottore curante, senza apportare nessuna modifica se non dopo averlo consultato.
Fatta questa dovuta premessa, come linea generale chi ha la pressione alta dovrebbe evitare i carboidrati, i cibi complessi e industriali, favorendo alimenti freschi e possibilmente integrali. No allo zucchero raffinato, che andrebbe sostituito con altri tipi di dolcificanti naturali. Importanti le vitamine da assumere sia con il cibo che con integratori (consultare sempre prima di assumerli il medico), inoltre potassio, magnesio, zinco, vitamine C e D e B6. Limitare al minimo il consumo di sale e di alimenti che lo contengono in abbondanza.
Frutta secca e in guscio
Mangiare frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pistacchi non salati ecc.) può aiutare a combattere molti fattori di rischio per le malattie cardiache. Con l’alto contenuto di acidi grassi insaturi e degli antiossidanti polifenoli, di cui la frutta secca è ricca, aiuta a diminuire i livelli di infiammazione nel corpo, protegge il cuore e quindi abbassa il rischio di sviluppare patologie cardiache. La quantità da assumere deve essere comunque moderata e la frutta non deve avere aggiunta di zuccheri o glasse nè tantomeno di sale.
Agrumi
I flavonoidi contenuti negli agrumi sono noti per l’azione antiossidante e antinfiammatoria. In questo modo, possono avere un effetto protettivo contro le malattie cardiovascolari. Uno studio ha scoperto che le persone che mangiavano quantità più elevate di agrumi, erano meno soggetti a malattie cardiache e ictus. Importante ricordare però, che pompelmo, sia a spicchi che il succo, può interferire sui farmaci usati comunemente per abbassare la pressione sanguigna. Meglio quindi evitarlo.
Salmone e alimenti ricchi di Omega3
Questo tipo di acidi grassi, gli Omega 3, aiutano ad abbassare la pressione sanguigna e anche il colesterolo. Secondo alcuni studi RCT (clinici controllati randomizzati ) l’assunzione di 2/3 grammi di Omega 3, aiuterebbe a ridurre la pressione di 2,61/1,64 mmHg. Oltre al salmone gli altri cibi ricchi di Omega 3 sono lo sgombro, le aringhe, la trota e i molluschi. Le verdure a foglia verdi come spinaci e lattuga, i broccoli il cavolo, la soia e i ceci.
Aglio
Non proprio gradevole da mangiare a spicchi, ma buonissimo se aggiunto ai cibi, l’assunzione di aglio può aiutare ad abbassare la pressione sanguigna grazie alla sua capacità di aumentare la quantità di ossido nitrico nel corpo. Questo aiuta la vasodilatazione e l’allargamento delle arterie abbassando di conseguenza la pressione. La quantità ideale è di uno spicchio crudo ad ogni pasto, ma si può arrivare anche a 4 al giorno. In alternativa va bene anche mescolarlo ad altri alimenti.
Rucola e barbabietole
Allo stesso modo dell’aglio, anche i nitrati contenuti nelle verdure a foglia verde come la rucola e alcune radici come le barbabietole, possono abbassare la pressione sanguigna per l’effetto della vasodilatazione delle arterie. Queste però per avere un effetto importante, vanno consumate quotidianamente, alternando i vari tipi.
Cioccolato fondente
Non solo per la pressione, ma anche per chi soffre di iperglicemia e colesterolo, il cioccolato fondente è un vero toccasana, perché ricco di flavonoidi. I maggiori benefici secondo uno studio, li hanno le persone anziane che vedono ridurre in questo modo anche il rischio di infarto, insufficienza cardiaca e ictus. Non bisogna però esagerare con le quantità, dai due ai quattro quadratini al giorno possono essere sufficienti.
Legumi
Contengono in abbondanza una particolare proteina, l’idrolisato proteico, che ha una forte capacità di abbassare la pressione. Inoltre fagioli, lenticchie, ceci, piselli, cicerchie e in generale tutti i legumi, sono ricchi di fibre e proteine vegetali anche questi utili per controllare la pressione arteriosa. A questi, per rafforzarne l’effetto, andrebbero sempre associati cereali integrali, inesauribile fonte di fibre.
Carote
Le carote sono un’ottima fonte di potassio, un vasodilatatore naturale che aiuta ad aumentare il flusso sanguigno e la circolazione, riducendo il carico di lavoro sul muscolo cardiaco. Svolgono anche un ruolo chiave nella regolazione della pressione arteriosa, perché aiutano a bilanciare le quantità di sodio e la ritenzione di liquidi. Inoltre, le carote sono ricche di cumarina, sostanza in grado di ridurre l’ipertensione e quindi di proteggere la salute cardiovascolare.
Frutti di bosco
Mirtilli e fragole e in generale i frutti di bosco, contengono preziosi antiossidanti chiamati antociani. Secondo uno studio, su oltre 34.000 persone con ipertensione, la loro assunzione porta a una riduzione dell’8%, rispetto a chi ne mangia meno. Inoltre grazie all’alto contenuto di antiossidanti questi alimenti promuovono la salute dei vasi sanguigni, migliorando la funzione endoteliale ovvero tutto quell’insieme di funzioni come un’appropriata coagulazione del sangue, il rilassamento delle arterie, la pressione sanguigna normale il flusso sanguigno corretto per fornire nutrienti per il metabolismo delle cellule.
Spezie
Con le loro funzioni vasodilatatrici, alcune spezie aiutano a ridurre la pressione arteriosa e a rilassare le pareti dei vasi sanguigni. Sono ottimi, quindi, peperoncino e zafferano, ma anche pepe nero, cumino, curcuma e tutte le erbe aromatiche.
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