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Nella capitale le manifestazioni del ‘Cra agricoltori traditi’ al Circo Massimo e di Altragricoltura e Popolo Produttivo in piazza del Campidoglio. Due trattori sono arrivati davanti al Colosseo per la manifestazione “Te lo do io il made in Italy”. Al punto di raccolta di via Nomentana rimangono quasi duecento mezzi del neonato Maf (Movimenti agricoli federati) e di chi ritiene “non basti” l’impegno da parte del ministero dell’Agricoltura di aprire un tavolo tecnico di confronto
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Continua la protesta degli agricoltori dopo che nella notte fra martedì e mercoledì è arrivato il via libera sul taglio dell’Irpef di categoria per due anni. Roma accoglie due manifestazioni in centro, mentre in un’intervista a La Stampa il ministro per l’Agricoltura Francesco Lollobrigida dice: “Abbiamo fatto tutto il possibile per la categoria”. In Sicilia si muovono i Forconi, con Mariano Ferro, leader storico, che annuncia per domenica una riunione a Caltanissetta con Aias e Aitras: “Pensiamo che sia il caso finalmente di dismettere le sfilate, di fare uscire i trattori dall’ovile e di cominciare un programma di sensibilizzazione per chiamare la popolazione a una serrata generale”.
Le manifestazioni a Roma
Nella capitale oggi le manifestazioni del ‘Cra agricoltori traditi’ al Circo Massimo e di Altragricoltura e Popolo Produttivo in piazza del Campidoglio. “Sono in arrivo pullman da tutta Italia – ha detto Danilo Calvani, leader del Cra – Ci aspettiamo oltre ventimila persone. Sarà una piazza aperta a tutti, tranne ai violenti”. Intorno alle 13 un corteo di 11 trattori è partito dal presidio di Cecchina e ha sfilato, scortato dalle forze dell’ordine, fino al Circo Massimo per la manifestazione che è iniziata alle 15.
Due trattori al Colosseo
Stamattina due trattori sono arrivati davanti al Colosseo per la manifestazione dal titolo “Te lo do io il made in Italy” promossa dalle organizzazioni Altragricoltura e Popolo produttivo. Alle 12 l’iniziativa è proseguita al Campidoglio dove sono stati distribuiti dei volantini. I mezzi provengono dal Casertano ma sostavano al presidio di Castel di Leva. “Per la dignità dei cittadini, del lavoro e dei produttori” si legge su uno striscione che riporta anche l’hashtag #telodoioilmadeinitaly. “L’agricoltura la miglior cultura che nasce dalla natura” è scritto su un cartellone appoggiato su un trattore. Su un altro “Salviamo le bufale”.
Agricoltori al Colosseo: “Non chiediamo dimissioni governo”
“Noi oggi diciamo al governo che non chiediamo le sue dimissioni, chiediamo che governo e parlamento si assumino la responsabilità. Ieri c’è stato un incontro con il governo, stiamo valutando le risposte date e nel pomeriggio diremo cosa ne pensiamo. La cosa chiara e certa è che si apre un confronto su misure urgenti ma non ci servono contentini, ci servono riforme, ridare dignità agli agricoltori, agli artigiani, ai pescatori, alle città e alle comunità”, ha detto il presidente di Altragricoltura, Gianni Fabbris, in presidio davanti al Colosseo insieme a Popolo produttivo. “Abbiamo deciso di unire tutte le piccole imprese, quelle che fanno il made in Italy che non sono multinazionali e lobby – spiega il presidente di Popolo produttivo, Angelo di Stefano – Le scelte europee e nazionali devono coniugare la tutela ambientale e la conversione ecologica con il mantenimento delle attività produttive diffuse in mare, terra e lungo le coste”.
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Corteo con 200 mezzi per le vie di Barletta
Un manifesto funebre attaccato a un tir. “Dopo una vita intensa e laboriosa – si legge – è venuta a mancare l’agricoltura. Con immensa gioia ne danno il triste annuncio lo Stato italiano e la Comunità europea”. È solo uno dei cartelli e degli striscioni che accompagnano la protesta degli agricoltori che hanno sfilato per le strade di Barletta a bordo di trattori su cui hanno issato la bandiera italiana. “Siamo tantissimi, i trattori sono circa 200 e il serpentone composto anche da semplici cittadini è lungo due chilometri”, spiega Ruggiero Tanzi che fa parte della sigla Liberi agricoltori barlettani, organizzatrice della manifestazione. “Chiediamo alle istituzioni di scendere in piazza con noi perché loro dovrebbero rapportarsi con Bruxelles e farsi portavoce delle nostre istanze”, aggiunge Tanzi evidenziando che “l’agricoltura sta vivendo un passaggio, una fase di transizione e il vero problema è che l’Europa fa calcoli a tavolino senza interpellare le varie Regioni ma facendo delle macroaree. La nostra, qui al Sud, è abbastanza piccola ma è ben diversa dal Nord Europa. Qua difficilmente le loro imposizioni si sposeranno con la nostra agricoltura”. Uno dei disagi per il settore pugliese, secondo i manifestanti, è la scarsità di acqua. “Abbiamo pozzi privati e per attingere l’acqua dobbiamo usare l’energia elettrica, il carburante invece – continua Tanzi – se ci fosse un piano nazionale di collaborazione tra Regioni, potremmo chiedere aiuto al Molise che è ricco di acqua o alla Campania. Oppure potrebbero essere creati nuovi invasi, perché nessuno lo fa?”. Una delegazione degli agricoltori sarà ricevuta in Prefettura.
A Padova 400 trattori per raduno regionale
Un corteo di 400 trattori ha riempito il parcheggio dello stadio Euganeo di Padova con gli agricoltori in testa a manifestare contro le misure di svantaggio nel loro settore. La protesta, a livello regionale, è stata concordata ieri sera nel tavolo tecnico che ha visto il questore Marco Odorisio confrontarsi con gli organizzatori per stabilire il tragitto, le modalità della protesta che non deve impattare sulla viabilità regionale. Così gli agricoltori si sono mossi in più tronconi e già 90 mezzi agricoli sono giunti a Padova, attraverso la strada del Santo, provenendo da Riese Pio X (Treviso). Altri 160 hanno attraversato la strada Adriatica dopo aver fatto sosta a Monselice preceduti dalla staffetta della polizia Stradale e dai vigili di vari comuni padovani diretti alla capoluogo euganeo. Un altro gruppo di 100 trattori è fermo, alle porte di Padova, in un campo agricolo appartenente a uno degli organizzatori in attesa di congiungersi con il corteo allo stadio Euganeo.
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Blocchi in Sardegna su statali 129 e 131
Tocca la provincia di Nuoro, per la prima volta dall’avvio della mobilitazione in Sardegna, la protesta degli agricoltori e degli allevatori. Una trentina di trattori, venti camion e altrettante auto, si sono messi in marcia sulla statale 129 all’altezza di Bolotana per poi proseguire in direzione Cagliari, imboccando la 131, e rientrare sulla 129 da Borore. Rallentamenti e blocchi al traffico a singhiozzo hanno interessato entrambe le statali, con percorsi alternativi sulla 131 per la lunghezza di un chilometro. La polizia stradale ha scortato il corteo in movimento per gestire al meglio la viabilità. Dopo tre ore la carovana è rientrata a Bolotana per fare il punto sulla piattaforma da portare a Roma e Bruxelles.
Lollobrigida: “L’elettore del centrodestra punisce chi lavora per dividere”
Lollobrigida in merito al taglio dell’Irpef spiega a La Stampa che il viceministro all’Economia Maurizio Leo “ha fatto una sua valutazione e lo ringrazio per aver trovato uno spazio. Anche questa è una misura fiscale e non penalizza la nostra azione sul taglio delle tasse”. Poi sugli attacchi di Salvini, dai trattori al terzo mandato, dice: “È noto che l’elettore del centrodestra vuole l’unità e punisce chi lavora per dividere. È già successo in passato”, come ai tempi degli attacchi di Gianfranco Fini a Silvio Berlusconi che “gli sono costati la leadership della destra italiana”.
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