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Una differenza, tra un impianto e l’altro, che può arrivare anche a 17 centesimi al litro per la benzina, rigorosamente al self service. questo significa, su un pieno di 40 litri, una differenza di costo di 6,8 euro a seconda del distributore che si sceglie in provincia di Como. I prezzi, certificati dall’Osservatorio nazionale carburanti (istituito al ministero per lo Sviluppo economico) e consultabili on line, variano infatti nel Comasco tra 1,70 e 1,87 euro al litro per la benzina. In città l’andamento è molto simile ed è compreso tra 1,71 euro a 1,87 euro al litro con un differenziale, quindi, di 16 centesimi.
Questo significa che, per risparmiare, è sempre consigliabile fare attenzione ai prezzi che variano non soltanto tra le cosiddette “pompe bianche” e quelle delle grandi compagnie, ma anche tra i diversi marchi presenti sul territorio nazionale e non solo.
I costi oltreconfine
E in Ticino? La bilancia, per quanto riguarda la verde, pende a favore della Svizzera, ma si sta parlando di pochi centesimi al litro. Tre, massimo quattro al litro a Pizzamiglio, che significa 1,6 euro in meno per un pieno. Cifra che, a meno che non si abiti a pochissima distanza dal confine, non è competitiva in alcun modo. Il prezzo è riferito soltanto ai pagamenti in euro in contanti, altrimenti scatta il cambio bancario, che è decisamente molto meno favorevole. Esattamente alle 11.10 di giovedì 28 dicembre, come riportavamo sull’edizione di ieri del giornale, il franco svizzero ha infatti toccato un nuovo massimo nei confronti dell’euro dall’abolizione del tasso di cambio – datata 15 gennaio 2015 -, facendo la felicità dei frontalieri, che si vedono riconosciuti stipendi più robusti, ma nel contempo aprendo un preoccupante scenario legato all’export e di conseguenza alla tenuta di numerose imprese. A questo, va ovviamente aggiunto il fatto che se per gli svizzeri che scelgono l’Italia per la spesa i vantaggi sono consistenti (non a caso il Governo vuole arginare il pendolarismo della spesa in Italia dimezzando la franchigia da 300 a 150 franchi), per gli italiani e i comaschi vale esattamente il contrario.
La situazione per il gasolio
Per il diesel, invece, la situazione è molto diversa: in Ticino il costo è infatti pari a quello massimo registrato in alcuni distributori italiani, ma da quelli più convenienti, si differenzia (in negativo) anche per 20 centesimi al litro. Ecco perché molti svizzeri e ticinesi sono spesso fermi ai distributori comaschi per fare rifornimento di gasolio. Oltreconfine un litro di diesel costa infatti 1, 85 euro. A Como città i prezzi – nei 14 distributori operativi – variano tra 1,66 euro e 1,86 euro. Con una differenza quindi di 20 centesimi tra il meno caro e il più caro (significa 8 euro per un pieno di 40 litri).
Nei cento impianti sparsi per la provincia di Como (in località molto diverse tra loro, anche per quanto riguarda l’accessibilità) si va da 1,66 a 1,86 euro al litro. Esattamente come nel capoluogo.
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