Pesticidi: danneggiano la salute del cervello?

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I pesticidi rappresentano un’arma a doppio taglio. Da decenni, agricoltori in tutto il mondo fanno affidamento su di essi per proteggere i raccolti dalle infestazioni di insetti e dalle malattie delle piante. Tuttavia, l’uso eccessivo e non regolamentato solleva gravi preoccupazioni per la salute umana e ambientale.

Pesticidi correlati a gravi problemi di salute

Numerosi studi scientifici hanno evidenziato una correlazione tra l’esposizione ai pesticidi e una serie di gravi problemi di salute, tra cui:

Gruppo San Donato

I più a rischio: bambini e donne in gravidanza

I gruppi più vulnerabili, come i bambini e le donne in gravidanza, sono particolarmente a rischio. Secondo il rapporto WWF 22 Pesticidi: una pandemia silenziosa l’Italia risultava il sesto Paese al mondo per il loro utilizzo con quasi 400 diverse sostanze per un totale di 114mila tonnellate all’anno.

Invito a una regolamentazione sicura dei pesticidi

A seguito delle ultime proteste da parte degli agricoltori, il Presidente della SIN (Società Italiana di Neurologia), il Professor Alessandro Padovani, ha lanciato un monito. L’invito è quello di fare un utilizzo responsabile dei pesticidi affinché essi non siano impiegati in maniera indiscriminata e acritica, per garantire un normale sviluppo del sistema nervoso cerebrale nei bambini senza aumentare il rischio di malattie neurologiche negli adulti e negli anziani.

Glifosato: effetti sulla salute umana

Il glifosato, l’ingrediente attivo di molti erbicidi ampiamente utilizzati in agricoltura, è al centro di un acceso dibattito riguardante i suoi effetti sulla salute umana e sull’ambiente. I dati dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), un’agenzia specializzata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha classificato il glifosato come “probabilmente cancerogeno per gli esseri umani” nel 2015, sulla base di evidenze limitate che lo collegano a un aumento del rischio di linfoma non Hodgkin.

Opinioni contrastanti

L’ultimo studio è stato appena pubblicato su Neural Regeneration Research dai ricercatori della Washington University School of Medicine di Saint Louis. Questi hanno evidenziato l’azione proinfiammatoria diretta e/o indiretta del glifosato. Tuttavia, altre agenzie regolatorie, come l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e l’Agenzia di Protezione Ambientale degli Stati Uniti (EPA), hanno concluso che il glifosato è improbabile che presenti un rischio cancerogeno per gli esseri umani quando usato correttamente.

Pesticidi e patologie neurogenerative

«Altri dati confermerebbero l’azione pro-infiammatoria dei glifosati a supporto del rischio che un utilizzo indiscriminato e irresponsabile dei pesticidi che», afferma Padovani «potrebbero incrementare il rischio di sviluppare non solo patologie neoplastiche e cerebrovascolari, ma soprattutto malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer, il Parkinson e la Sclerosi Laterale Amiotrofica».

Si entra in contatto con l’alimentazione

Uno dei modi principali attraverso cui le persone vengono esposte ai pesticidi è attraverso il consumo di cibo contaminato. Anche se i residui di pesticidi nei prodotti alimentari sono spesso entro i limiti consentiti dalle normative, l’accumulo nel tempo e la combinazione di diversi pesticidi possono rappresentare un rischio per la salute a lungo termine. Inoltre, gli agricoltori e i lavoratori agricoli che manipolano direttamente queste sostanze sono esposti a livelli ancora più elevati di tossicità.

Pesticidi e inquinamento ambientale

Bisogna ricordare che l’uso indiscriminato di pesticidi ha conseguenze negative anche sull’ambiente. Gli ecosistemi acquatici e terrestri possono essere gravemente danneggiati dall’inquinamento da pesticidi, minacciando la biodiversità e la stabilità degli ecosistemi. Inoltre, alcuni pesticidi persistono nell’ambiente per lunghi periodi, accumulandosi nei suoli, nelle acque sotterranee e persino negli organismi viventi.

Pratiche agricole sostenibili per un futuro sicuro

Affrontare la questione dei pesticidi e della salute richiede un approccio multifacetico. È fondamentale promuovere pratiche agricole sostenibili e alternative a queste sostanze chimiche, come l’agricoltura biologica e l’impiego di tecniche di controllo biologico delle infestazioni. Le normative riguardanti l’uso e la commercializzazione dei pesticidi devono essere rafforzate e applicate in modo rigoroso per proteggere la salute pubblica e l’ambiente al fine di garantire un futuro sicuro e salutare per tutti.

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