Perché la nostra specie ha così tanti problemi con i denti del giudizio?

admin
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Sono uno dei problemi più temuti da parte di milioni di persone in tutto il mondo. I medici, per prevenire complicazioni, consigliano nella maggioranza dei casi di levarli molto presto, in modo da non soffrire terribilmente raggiunta una certa età.

Stiamo parlando dei denti del giudizio, la terza serie di molari che compaiono quasi contemporaneamente con il finire dell’adolescenza e l’ingresso nella vita adulta. Sono numerosi i casi di carie, malformazioni o gonfiori che li colpiscono, andando a costituire una buona fetta della spesa sanitaria pubblica e privata di tutte le nazioni del mondo. Perché tuttavia la nostra specie risulta così fragile al livello di questi denti?

Gli scienziati ci tengono a precisare che buona parte del problema scaturisce dalla nostra scorretta alimentazione e ai differenti stili di vita, che ci allontanano dalle condizioni ottimali di salute. Mangiare eccessivamente cibi dolci o bere grandi quantità di liquidi corrosivi come il caffè, la cola o la semplice acqua gasata – per cui il nostro corpo non si è adattato – porta tutti i nostri denti a risultare più sensibili agli attacchi dei batteri, come alla formazione di danni sullo smalto.

Non si tratta però solo di una questione di zuccheri. Parte degli interventi che vengono realizzati nello studio di un odontotecnico sono pensati per risolvere delle gravi condizioni preesistenti, che si sviluppano insieme alla crescita e sviluppo della bocca. Tali condizioni (denti storti, infiammazione delle radici, denti non perfettamente usciti eccetera) sono tutti il prodotto della nostra specifica evoluzione, come è possibile scoprire studiando i reperti o leggendo il contenuto di alcuni studi.

A differenza nostra, tutte le scimmie antropomorfe con cui siamo imparentati (gorilla, scimpanzé, bonobo e orango) non presentano problemi ai denti del giudizio, se non rari casi, che statisticamente sono quasi nulla rispetto all’elevato numero di persone che ogni anno corre dal dentista, per devitalizzare uno di questi molari.

Ciò che portò la nostra specie a soffrire particolarmente di carie, fratture e altri problemi ai denti del giudizio furono principalmente 4 importanti fattori.

Per prima cosa, abbiamo cominciato a cambiare la nostra dieta. Come suggerito sopra, mangiando più zucchero e in maniera meno sana, abbiamo alterato pesantemente le probabilità che favoriscono la nascita di una bella carie.

Il fatto poi che gran parte del nostro cibo è morbido, grazie all’introduzione dell’agricoltura e del fuoco nella nostra società, ha portato la nostra specie a non essere più selezionata, relativamente alla robustezza dei nostri denti. Con l’arrivo in breve di cibi sempre più teneri, la nostra specie si è disabituata a mangiare cibi duri e lentamente i denti si son fatti più vulnerabili e fragili.

La crescita del nostro cervello e l’evoluzione del parlato ha poi predisposto la nostra mascella ad avere “meno spazio” per i denti, una condizione che ha di fatto portato gli ultimi molari a diminuire di dimensioni e a crescere spesso seguendo angolazioni non funzionali alla masticazione.

Questo processo tra l’altro non sarebbe concluso, ma sarebbe ancora in corso e porterà i futuri esseri umani ad essere ancora più cagionevoli di salute e ad avere denti e cervelli… paradossalmente più piccoli.

Infine, bisogna anche dire che forse i denti del giudizio risultano oggi meno funzionali di una volta. Essi infatti permettevano ai nostri antenati, fra cui il grosso Parantrophus boisei, a masticare fibre dure e resistenti. Piante che non fanno parte più della nostra dieta da diverse decine di migliaia di anni.

Tutti questi fattori hanno poi ovviamente interagito con i nostri difetti personali, frutto della nostra diversità genetica. Non dobbiamo in ogni caso pensare che il disporre denti così sensibili sia sempre da considerare uno svantaggio. Il rimpiccolimento della mascella, dovuto alla perdita di dimensione dei molari e ad altre modifiche della nostra bocca, ha permesso alla nostra specie di adattarsi a molteplici tipologie di dieta e ad assumere quelle “forme classiche” che amiamo grazie all’arte.

La proporzione aurea presente nel mento delle statue greche e i volti dei divi di Hollywood sono il risultato di una lunga evoluzione, che ha portato la nostra bocca a risultare meno prominente rispetto a quella dei nostri cugini Neanderthal, Erectus o scimpanzé. Quando vi state innamorando del o della vostra partner, ricordatevi che la sua bellezza è frutto anche di questi processi impensabili.

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