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C’è l’ok dell’Italia al nuovo Patto di stabilità. Lo riferiscono fonti europee informate dell’esito della riunione straordinaria dell’Ecofin in videoconferenza a cui ha partecipato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, parlando di “spirito di compromesso” da parte del nostro Paese.
“In uno spirito di compromesso, abbiamo deciso di acconsentire” alla proposta di riforma, ha detto poco fa il ministro durante la videoconferenza, riferisce la fonte. La trattativa tra gli Stati membri proseguiva da tempo, ma si è sbloccata ieri dopo il “blitz” dei ministri di Francia e Germania che si sono accordate sulla riforma della governance economica dell’Unione.
“Le nuove regole fiscali per gli Stati membri dell’Ue sono più realistiche ed efficaci allo stesso tempo. Combinano cifre chiare per deficit inferiori e rapporti debito/Pil in calo con incentivi per investimenti e riforme strutturali. La politica di stabilità è stata rafforzata”, è il commento del ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner. La presidenza spagnola dell’Ecofin, invece, ha annunciato che tale intesa “assicura stabilità e crescita con regole equilibrate, realistiche e adatte alle sfide attuali e future”. Per il ministro delle Finanze olandese Sigrid Kaag “è importante che queste regole forniscano una base solida per i bilanci nazionali e che tutti le rispettino”.
Non si conoscono ancora i dettagli, ma tra le novità discusse oggi dovrebbe esserci una nuova soglia per gli scostamenti della spesa che ogni Stato potrà permettersi: lo 0,3% del Pil su base annua e dello 0,6% cumulativo. Oltre queste percentuali, dovrebbe scattare una procedura per deficit eccessivo.
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