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Quando si mandano i propri figli a scuola si mette in conto la possibilità che i metodi utilizzati da maestre e insegnanti possano non allinearsi perfettamente ai propri, ma la consapevolezza di lasciarli nelle mani di chi ha reso l’educazione il suo mestiere riesce, nella maggior parte dei casi, a mettere in pace il cuore dei genitori.
Eppure, sempre più spesso si sentono lamentele da parte di chi da poco è diventato mamma o papà e si trova ad avere a che fare con una scuola che, a suo parere, è rimasta indietro e i cui approcci sono giudicati antiquati rispetto a quelli preferiti negli anni più recenti.
Fattori che in precedenza non venivano considerati, soprattutto relativi alla salute mentale del piccolo, sono oggi al centro del dibattito, come dimostra il racconto di una mamma alle prese con una maestra d’asilo. Quest’ultima, infatti, ha detto alla bambina di tre anni che non potrà mangiare il cibo cattivo se prima non finisce quello buono, ma la mamma è assolutamente in disaccordo con questa filosofia e ci ha tenuto a farglielo sapere con una nota.
La mamma ha pubblicato un video sul suo account TikTok in cui spiega l’accaduto: «Mia figlia di tre anni è tornata a casa da scuola, ieri, e mi ha riferito che la sua maestra le ha detto di mangiare prima tutto il cibo buono, e solo dopo avrebbe potuto mangiare quello cattivo. In pratica, non poteva mangiare il biscotto se prima non avesse finito il panino e i cetrioli».
Secondo la donna, le parole dell’insegnante non solo sono antiquate ma riflettono un approccio sbagliato nei confronti dell’alimentazione e, per questo motivo, decide di rispondere con una nota lasciata sul porta pranzo della piccola, diretta alla maestra: «Ciao! Evelyn ha il nostro permesso di mangiare il suo pasto nell’ordine che preferisce. Il cibo non è buono o cattivo, è solo cibo! Grazie», firmando con il suo nome e quello del papà della bambina.
Nella didascalia del video la mamma ammette che crescendo è stata vittima dello stesso modo di pensare della maestra ma oggi è più informata nel campo dell’infanzia e della nutrizione, il che le permette di potersi occupare dell’alimentazione dei bambini in maniera più consapevole e di rispondere in situazioni simili.
«Tre anni», scrive la donna, «A soli tre anni qualcuno le ha detto che ci sono cibi buoni e cibi cattivi. Sono davvero felice che lei abbia avuto l’intuizione che ci fosse qualcosa di sbagliato e farmelo sapere. Se si mangiano solo carote o broccoli il tuo corpo non avrà abbastanza proteine per far crescere i muscoli. Se si mangia solo pollo, il corpo non avrà l’energia per correre o giocare tutto il giorno. Ci vuole un po’ di tutto per poter continuare a imparare, crescere e giocare».
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