nella Sala del Lazzaretto il convegno «Ti sia l’alimento farmaco»

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Se è vero, come suggerisce lo scrittore ed educatore inglese Aidan Chambers, che «siamo quello che leggiamo» ― ovvero siamo anche le persone che abbiamo incontrato e che hanno segnato le nostre storie ― è ancor più vero che siamo, pure, quello che mangiamo. E che la qualità della nostra salute, come la durata della nostra vita, dipendono, in buona parte, anche dalla nostra alimentazione. Ne era convinto, sin dall’antichità, il medico greco Ippocrate, al quale la tradizione attribuisce un eloquente monito aforistico («Ti sia alimento il farmaco») confermato da Galeno, ripreso da Celso e ora rilanciato dal titolo di un convegno che domattina, martedì 12 marzo a partire dalle ore 10 nella Sala del Lazzaretto dell’ex Ospedale della Pace in via dei Tribunali 227 a Napoli, metterà a confronto medici, nutrizionisti, amministratori pubblici, studenti e prof delle scuole cittadine in un incontro promosso dal Museo delle Arti Sanitarie e di Storia della Medicina, guidato dal medico chirurgo e umanista Gennaro Rispoli che, fedele al progetto di attività del Laboratorio per la Salute fortemente voluto dalla compianta Mia Filippone, stimata ex dirigente scolastica, assessora all’Istruzione e vicesindaco di Napoli, dedica ora l’evento alla sua memoria.  

Un focus intergenerazionale e a più voci particolarmente necessario in una regione come la Campania, nella quale i rischi di sovrappeso e obesità infantile derivanti da inattività fisica e scarsa qualità dell’alimentazione affliggono il 31,6% dei minorenni, a fronte di una media italiana del 22,6%: e in cui una corretta informazione sui problemi del cibo, e non solo, per sensibilizzare i più giovani ad un corretto stile di vita e ad una dieta sana può prevenire anche patologie in preoccupante aumento. Tra le quali l’anoressia e bulimia nervosa (soprattutto femminili), o addirittura disturbi da alimentazione incontrollata come il “binge eating” e l’inquietante “binge drinking”, con dati allarmanti sul consumo di superalcolici in età minorile che – secondo dati del Ministero della Salute del 2023 – hanno esordio proprio nella fascia dell’età evolutiva e colpiscono maggiormente la popolazione femminile, con un rapporto tra femmine e maschi di circa 9 a 1, anche se il numero dei maschi sta aumentando soprattutto in età adolescenziale e pre-adolescenziale.

«È anche per questo motivo che alunni delle scuole e giovanissimi, destinatari di messaggi importanti per la salute, saranno ospiti dell’evento», sottolinea Rispoli, direttore scientifico del Museo delle Arti Sanitarie e di Storia della Medicina, che continua: «Prenderà così il via con questo incontro  un altro filone di laboratorio e ricerca sulla salute che riguarda il benessere legato all’attività fisica, alla dieta e allo stile di vita. Sono le tre grandi componenti che modificano i comportamenti soprattutto della popolazione giovanile, ma non solo, che saranno perciò tracciati, per grandi linee, con relazioni tecniche». Dopo i saluti delle autorità e l’introduzione di Rispoli interverranno Concetta Del Piano, responsabile medico Uoc Asl Napoli 3 Sud, che parlerà di «Dieta, attività fisica, stile di vita»; Giuseppe Palma, segretario generale Assoittica Italia che illustrerà l’importanza del pescato nella dieta mediterranea con la ricchezza della carne di pesce azzurro che contiene numerose sostanze nutritive (tra le quali le vitamine A, D, B6, B12 accanto a Fosforo, Ferro, Iodio, acidi grassi Omega3); Giulio Corrivetti, direttore del Dipartimento Salute mentale di Salerno che si occuperà dei disturbi del comportamento alimentare. A seguire, dalle 11: 40 circa, il dibattito con il pubblico presente che sarà anche occasione per la presentazione dei lavori scolastici a cura di Carmen Caccioppoli ed Eliana Troise realizzati con gli alunni dell’Isis Elena di Savoia–Diaz” Biotecnologie Sanitarie, e dell’Ipseoa “Cavalcanti. Concluderà l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo.

Un avvicendamento di cContributi scientifici, didattici e di carattere antropometrico che, conclude Rispoli, metteranno a fuoco «l’importanza strategica di una tripletta quotidiana: ovvero attività fisica insieme a stili di vita e soprattutto dieta. Tripletta che può modificare, allungare e migliorare la vita, perché mai come oggi l’assuefazione alle farine raffinate, agli zuccheri e al “junk food” ha determinato un’alterazione del metabolismo di corpi umani che nell’evoluzione della specie non sono in grado di reggere all’impatto alimentare che ci viene offerto dalla pubblicità e dagli stili di vita proposti». Ben venga, dunque essere informati su come assumere il cibo come “farmaco” salvavita. Perché prevenire il danno è preferibile al tentare, successivamente, di porvi rimedio. Quando magari è troppo tardi.

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Il Mattino

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