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A meno di 10 giorni dal Santo Natale ci troviamo ancora con alcune incognite da valutare per l’Italia. La tendenza meteo per il nostro Paese non è così scontata come qualcuno potrà affermare ma anzi, se in una prima fase erano state accantonate le ipotesi di tempo perturbato con freddo e neve a favore di una maggiore stabilità anticiclonica, oggi si riaffaccia di nuovo qualche scenario invernale.
LE COSE CHE SAPPIAMO – Il gradiente barico che si instaurerà tra il vicino Atlantico e il Centro Nord Europa sarà notevolissimo, tale da scatenare una super tempesta invernale che prenderà diverse Nazioni, in primis Regno Unito, Mare del Nord, Scandinavia, Baltico e Russia Europea. Gli impulsi perturbati che porteranno neve fino a quote basse anche in pianura saranno sospinti da una ventilazione che potrà superare con facilità di 100/120kmh. Resteranno coinvolte nel maltempo anche la Francia, la Germania e la Polonia. Anche qui la neve potrà cadere fino in pianura.
LE COSE ANCORA DA VALUTARE – La possibilità che lo scudo anticiclonico regga tra l’Europa occidentale e il Mediterraneo è sostanzialmente legata ad una situazione oltre oceano, sul Labrador. Qui la genesi di una depressione potrà favorire oppure no la risalita dell’anticiclone atlantico verso la Groenlandia. Dalla posizione di questo anticiclone dipenderà il destino dell’aria gelida di matrice artica collegata al vortice polare sulla Scandinavia. Se l’anticiclone delle Azzorre riuscirà a sganciarsi dalle sue radici europee risalendo in Atlantico, la saccatura artica punterà verso sud entrando sul Mediterraneo e portando maltempo sull’Italia. Viceversa la struttura anticiclonica impedirà all’aria gelida di scendere verso sud facendola scivolare verso l’Europa orientale. L’Italia a quel punto potrebbe essere solo lambita da impulsi freddi in un letto di correnti nord occidentali molto forti.
A livello probabilistico la visione modellistica secondo la qualche potremo essere solo sfiorati da impulsi freddi prevale leggermente su quella che vede un affondo freddo più diretto. Ricordiamo che a più di una settimana di distanza dagli eventi, non si può fare una valutazione deterministica ma solo probabilistica e quindi affetta da quello che è proprio il limite intrinseco della scienza statistica. Questo vuol dire che dobbiamo aspettare ancora qualche giorno prima di poter parlare di previsione. Seguiteci sempre
Per conoscere la tendenza termica prevista nei prossimi giorni consulta le nostre mappe termiche fino a 10 giorni >> Qui.
Curiosità: in caso di pioggia per spannare il vetro meglio l’aria calda o fredda? Qui la risposta >> Qui.
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