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Pesaro, 11 dicembre 2023 – Federico Marcelli, 49 anni, pesarese accusato di aver stuprato due sue ex, latitante dal 15 novembre, è stato arrestato. La voce circolava da questa mattina, poi è stata confermata nel primo pomeriggio.
L’uomo era evaso dalla casa della madre, a Chiusa di Ginestreto, dove scontava, con obbligo di indossare il braccialetto elettronico, i domiciliari come misura cautelare per le due condanne, a 6 anni e 4 anni e 4 mesi – avute in primo grado e confermate in Appello.
L’uomo sarebbe stato catturato ieri, in Umbria. Ma sull’indagine c’è stato riserbo totale. A breve si attende la conferma ufficiale da parte dei carabinieri.
La sua evasione e successiva latitanza avevano destato un forte allarme sociale, soprattutto per le due sue ex compagne, (una delle quali non a caso ospite di una struttura protetta per evitare i contatti con lui) che tremavano all’idea di saperlo libero.
Del caso si erano occupate le tv nazionali.
Le due donne vittime di Marcelli sotto protezione
Le due nonne che lo avevano accusato di stupro, sue ex compagne, erano piombate nel terrore dopo la fuga di Marcelli dai domiciliari. Pur essendo entrambe sotto protezione. Una delle due con Marcelli ha avuto anche un figlio. Madre e bambino a breve avrebbero dovuto lasciare la casa protetta dove vivono da quando lei ha trovato il coraggio di denunciare il compagno, ma la permanenza nella struttura è stata prolungata per tutelare appunto la loro incolumità. La preoccupazione era che Marcelli potesse cercare di mettersi in contatto con il minore. Fortunatamente la sua latitanza è finita. C’è anche una terza vittima, una donna che lo ha denunciato per lesioni.
Un mese in fuga
La latitanza di Marcelli è durata quasi un mese, ovvero dalla sua fuga da casa della madre, il 15 novembre scorso, dove scontava i domiciliari, fino ad oggi. Le ricerche dei carabinieri si erano da subito concentrate nell’entroterra della provincia di Pesaro-Urbino, tra i monti e nelle strade sterrate di campagna, boschi e campi che si snodano tra Pianello, Serravalle, Acquapartita, i dintorni di Apecchio e Cagli, alle pendici del Nerone. Si ritiene che Marcelli possa essere scappato portando con sè del denaro contante. Non aveva però con sè un cellulare. Quanto agli spostamenti si sa che si è mosso con un’auto anche se il mezzo non è mai stato rilevato da targa system o altri sistemi di sorveglianza sulle strade.
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