le sorelle lo ristrutturano, il fratello chiude la strada

admin
4 Min Read

[ad_1]

A Passo Rolle in Trentino, a duemila metri di quota, è scoppiata una bufera in una famiglia originaria della Val di Fiemme. Elena e Laura Mich, l’anno scorso, hanno ristrutturato il loro ristorante Malga Cervino, investendo due milioni di euro ma loro fratello Ivo, che è il gestore della vicina Sky Area Castellazzo, da qualche giorno ha chiuso la via d’accesso impedendo, di fatto, l’afflusso di centinaia di sciatori e ciaspolatori

«È un danno al turismo, il nostro pane quotidiano» affermano le sorelle. Il 26 dicembre, giorno di apertura dell’impianto, Ivo Mich «ha recintato il perimetro della pista — raccontano le titolari di Capanna Cervino che nel frattempo si sono rivolte ad un legale — eppure, da sempre la gente attraversa quei venti metri di pista prima di riprendere il sentiero che porta a Capanna Cervino» alle pendici dalle maestose delle Pale di San Martino. L’uomo sottolinea che la sua è stata un’azione obbligata dalla legge. 

«Non è possibile che una strada forestale attraversi una pista. Ho recintato per tutelare sciatori e pedoni e anche perché, se qualcuno dovesse farsi male, ne risponderei anch’io». Tant’è che «la Guardia di Finanza è intervenuta e ha sanzionato i trasgressori».

Un investimento di due milioni di euro

Ma per le sorelle Mich «questo va a penalizzare i turisti, che vengono scoraggiati a raggiungere Malga Cervino e Baita Segantini, i cui titolari, proprio in virtù di questo problema, quest’inverno hanno deciso di rimanere chiusi». Le due sorelle sostengono di aver speso due milioni di euro per rinnovare la struttura, esistente dal 1931, che da lavoro ad una dozzina di persone. 

«Andrebbero premiate le persone che hanno il coraggio di investire, realizzare posti di lavoro e creare Pil — affermano —. Chiediamo alla Provincia Autonoma di Trento modificare il tracciato della pista per consentire il passaggio dei turisti». Il nocciolo della questione andrebbe quindi ricercato nel decreto legislativo 40/2021, che — in estrema sintesi — norma anche la sicurezza e gli attraversamenti delle piste da sci, imponendo la chiusura del tratto. 

«Nostro fratello ha messo in atto quello che la normativa impone, esercitando un suo dovere» afferma Laura Mich che aggiunge di essere stata informata che: «Attraverso gli altoparlanti dell’impianto: “pedoni tornate indietro, non potete attraversare la pista, siete sanzionabili”». 

Società (e fratelli) divisi

La donna ricorda che «fino a tre anni fa, questo problema non sussisteva, poiché la società Castellazzo srl era un’unica entità che gestiva sia il Capanna Cervino che gli impianti da sci a Passo Rolle». Tuttavia, proprio tre anni fa, c’è stata una scissione societaria. «Ora, noi gestiamo il Rifugio, mentre Ivo gli impianti, con una società indipendente dalla nostra». 

Sul punto parla il fratello. «Sono anni che proponiamo un percorso alternativo per consentire a pedoni e sciatori di raggiungere Capanna Cervino e Baita Segantini, pertanto, se chi gestisce Capanna Cervino dice che il problema sia sorto recentemente, ricordo che ho dovuto mollare Capanna Cervino e scindere la società perché erano sette anni che non andavamo d’accordo proprio perché loro (le due sorelle, ndr) volevano eliminare gli impianti, e lo vogliono tuttora, per avere il passaggio pedonale».

[ad_2]

Source link

Leave a comment