Le Borse di oggi, 9 gennaio. Mercati cauti, prosegue la discesa del prezzo del gas

admin
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MILANO – Le Borse europee si fanno incerte a metà mattina, dopo uno spunto positivo iniziale al traino della buona seduta di Wall Street e di quella delle piazze finanziarie asiatiche, con Tokyo che ha chiuso con un robusto +1,16%, ai massimi dal 1990. Alcuni dati macro in arrivo questa settimana, tra cui l’indice dei prezzi al consumo di dicembre giovedì negli Stati Uniti e l’indice dei prezzi alla produzione venerdì, potrebbero offrire spunti interessanti per gli investitori, a pochi giorni dall’avvio della nuova stagione delle trimestrali. Da segnalare ancora la discesa dei prezzi del gas, ora calato ai livelli di novembre 2021.

L’euro chiude in lieve calo

L’euro chiude in lieve calo sopra quota 1,09 dollari grazie ai dati che registrano un aumento dell’inflazione nell’Eurozona e una solidità del mercato del lavoro negli Stati Uniti. Ciò ha allentato le pressioni sulla Banca centrale europea e sulla Federal Reserve affinchè avviino tagli dei tassi. La moneta unica passa di mano a 1,930 dollari (-0,18%) e a 157,56 yen (-0,23%). Dollaro/yen poco mosso a 144,16.

Boeing ancora in calo a Wall Street

Boeing perde ancora a Wall Street dopo che le compagnie aeree United Airlines e Alaska Airlines hanno dichiarato di aver trovato componenti mal fissati durante i controlli dei loro Boeing 737 MAX 9, i jet messi a terra dopo l’incidente avvenuto venerdì. Il titolo del colosso aerospaziale cede il 2,26% nelle prime contrattazioni dopo aver lasciato sul terreno ieri oltre l’8%.

Wall Street apre in ribasso

Apertura di seduta in negativo per Wall Street. Il Dow Jones perde lo 0,68% a 37.427,46 punti, il Nasdaq lascia sul terreno lo 0,55% a 14.762,19 punti e l’S&P 500 cede lo 0,53% a 4.738,45 punti. Diversi titoli della tecnologia sono in ribasso nei primi scambi di giornata: il titolo di Unity Software perde 3% dopo che la società ha annunciato il taglio di circa il 25% della sua forza lavoro, mentre il titolo di Netflix perde l’1,6% dopo il downgrade di Citi. Anche le azioni Apple sono in calo dell’1% circa. In positivo invece il titolo di Juniper Networks che guadagna oltre il 20% dopo la notizia, diffusa dal Wall Street Journal, secondo cui Hewlett Packard potrebbe annunciare un accordo per acquisire la società per circa 13 miliardi di dollari già questa settimana.

Petrolio, Arabia Saudita: “Impegnati a stabilizzare i mercati”

L’Arabia Saudita ha ringraziato i paesi sia all’interno che all’esterno dell’Opec per la loro unità e il loro impegno a favore della stabilità del mercato petrolifero con la “Dichiarazione di cooperazione” firmata a dicembre. E’ quanto si legge in una dichiarazione del governo i cui si evindenzia anche che il Regno rinnova la volontà di sostenere gli sforzi volti a migliorare la stabilità e l’equilibrio dei mercati petroliferi. L’Angola ha dichiarato a dicembre che lascerà l’Opec, riducendo l’adesione a 12 paesi (Algeria, Congo, Guinea Equatoriale, Gabon, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Venezuela).
Ieri le quotazioni del petrolio sono crollate dopo che l’Arabia Saudita ha deciso di tagliare il prezzo del proprio greggio migliore, l’Arab Light, per i mercati asiatici ai livelli più bassi degli ultimi 27 mesi a causa della persistente debolezza dei mercati globali.

Borse Ue negative a metà seduta, Londra piatta

Le Borse europee diventano negative ad eccezione di Londra che è piatta (+0,01%). Francoforte cede lo 0,34%, Parigi lo 0,33%, Milano lo 0,39%.

Btp, due titoli in collocamento: la domanda supera 100 miliardi

Ha superato complessivamente i 100 miliardi di euro la domanda per i due Btp sindacati che il Tesoro sta collocando sul mercato. Il primo, un titolo settennale di nuova emissioni con scadenza febbraio 2031, ha raccolto ordini per oltre 51 miliardi di euro. Le richieste per il secondo, la riapertura di un trentennale con scadenza a ottobre 2053, hanno superato i 54 miliardi di euro. La forte domanda ha permesso di restringere i rendimenti offerti rispetto all’indicazione iniziale di prezzo: per il settennale lo spread sul Btp con scadenza novembre 2030 si è ristretto da 8 a 6 punti base mentre per il trentennale lo spread sul Btp con scadenza settembre 2052 è sceso da 23 a 21 punti base. L’ammontare dei due Btp verrà fissato a conclusione del collocamento.

Stellantis, BlackBerry Qnx e Aws lanciano il “cockpit virtuale”

Stellantis trasforma con BlackBerry Qnx e Aws l’ingegneria del software a bordo dei veicoli. Nasce la prima piattaforma virtual cockpit al mondo come parte del suo Virtual Engineering Workbench (Vew) che mette a disposizione tecnologie di infotainment – spiega una nota – 100 volte più velocemente rispetto ai processi precedenti. L’annuncio è stato dato al Ces 2024, l’evento annuale del mondo tech a Las Vegas. La nuova piattaforma utilizza l’Hypervisor Qnx nel cloud di BlackBerry, disponibile tramite Aws Marketplace all’interno del portafoglio di strumenti basati sul cloud Qnx Accelerate. Stellantis è ora in grado di creare versioni virtuali realistiche dei comandi e dei sistemi di un’auto, facendoli funzionare proprio come in una vettura vera, ma senza dover modificare il software principale che li gestisce, riducendo in alcuni casi a 24 ore ciò che prima richiedeva mesi. L’accesso a Qnx Hypervisor tramite Aws Marketplace consente a Stellantis di includere una simulazione ad alte prestazioni (Hpc) in un ambiente cloud.

Eurostat, a novembre disoccupazione in area euro in calo

A novembre 2023, il tasso di disoccupazione destagionalizzato dell’area euro era al 6,4%, in calo rispetto al 6,5% di ottobre 2023 e al 6,7% di novembre 2022. Il tasso di disoccupazione dell’UE era al 5,9% a novembre 2023, anch’esso in calo rispetto al 6,0% di ottobre 2023. e dal 6,1% nel novembre 2022. Questi dati sono pubblicati da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea.

Chiusura positiva per le Borse asiatiche

Chiusura in rialzo per le Borse asiatiche, sulla scia dei guadagni di Wall Street grazie al rimbalzo dei titoli tech e in attesa del dato di giovedì sull’inflazione Usa. A Tokyo il Nikkei balza dell’1,16% a 33.763 punti e il Topix dello 0,82% a 2.413 punti, con il primo che ha toccato nuovi massimi del 1990 intraday. Nel frattempo, i dati hanno mostrato che il tasso di inflazione core di Tokyo, un indicatore principale per l’andamento dei prezzi a livello nazionale, è rallentato al 2,1% a dicembre dal 2,3% di novembre, ma è rimasto al di sopra dell’obiettivo del 2% della Banca del Giappone per il 19esimo mese consecutivo. In Cina, lo Shanghai Composite è salito dello 0,2% a 2.893 punti e lo Shenzhen Component dello 0,27% a 8.972 punti. Gli investitori attendono anche i dati sul commercio cinese e sull’inflazione questa settimana per orientare le prospettive economiche e politiche. Bene anche l’Hang Seng di Hong Kong che segna +0,7% a 16.339 punti e inverte la rotta rispetto al crollo di lunedì, quando ha toccato il livello più basso in oltre 14 mesi.

Milano vira in negativo, pesano le banche

Mercato azionario in negativo in mattinata dopo un avvio in moderato rialzo. L’indice Ftse Mib segna -0,25% a 30.494 punti. Sul listino pesa soprattutto la debolezza dei titoli bancari, con Monte Paschi che cede il 3%, Bpm a -2,3%, Bper -1,7%. Giù anche Intesa e Unicredit. Resta forte Pirelli con un 3,7% dopo l’aumento della quota di Camfin, bene Snam sul +1,7% e Leonardo (+1,1%), giù Stm a-2,1%.

Europa incerta dopo un avvio in cauto rialzo

Dopo un’apertura in cauto rialzo, le Borse europee diventano miste. Londra e Milano sono ancora positive e guadagnano, rispettivamente, lo 0,13% e lo 0,08%, Parigi cede invece lo 0,27%, Francoforte lo 0,10%.

Tokyo chiude ai massimi da 34 anni

La Borsa di Tokyo avvia la prima seduta della settimana col segno più, dopo la giornata di festività nazionale di ieri, con gli acquisti che si concentrano sul settore della tecnologia, spingendo il listino di riferimento ai massimi in 34 anni. L’indice Nikkei avanza dell’1,16% a quota 33.763,18, aggiungendo 385 punti. Sul fronte valutario lo yen è stabilità sul dollaro, a 145, e sull’euro a 158,50

Il prezzo del gas scende ancora

Il prezzo del gas continua a scendere segnando ancora i minimi da novembre 2021. In avvio i contratti future su febbraio ad Amsterdam cedono il 2,7% a 30,35 euro al megawattora

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