Le Borse di oggi, 11 dicembre. I listini aspettano le banche centrali al varco. Mutui, il mercato Ue verso il peggior andamento del decennio

admin
11 Min Read

[ad_1]

MILANO – L’Europa chiude mista, con i mercati che viaggiano verso una settimana segnata da numerosi eventi importantissimi per dirigere l’umore nelle prossime settimane: inflazione americana e poi le decisioni di Fed e Bce testeranno il recente ottimismo degli investitori, che puntano ormai su un taglio dei tassi già nei primi mesi del 2024. Bisogna anche capire come verranno aggiornate le stime sulla crescita: ora gli economisti di Bloomberg si aspettano che l’Eurozona sperimenti tecnicamente una recessione, con il Pil in calo dello 0,1% nel trimestre finale dell’anno. Chiusure miste in Asia: positiva, in particolare, per Tokyo. Torna la famosa volatilità del Bitcoin: la regina delle criptovalute è arrivata a perdere oltre il 7% durante le contrattazioni asiatiche, per poi limitare i danni sopra 42mila dollari.

Le Borse chiudono contrastate

Le Borse europee chiudono contrastate in attesa delle decisioni delle banche centrali nel corso della settimana. In vista del dato dell’inflazione degli Stati Uniti i titoli di Stato sono stabili mentre l’euro scende a 1,0749 sul dollaro. Milano termina a +0,07%. Positive Parigi (+0,33%) e Francoforte (+0,21%). In calo Londra (-0,13%).

PIazza Affari in rialzo

Piazza Affari procede in lieve rialzo nell’ultima fase della seduta, con il Ftse Mib che guadagna lo 0,11% a 30.437,05 punti. Il massimo intraday ha raggiunto i 30.447,66 punti, mentre il minimo i 30.303,40 punti. Tra i titoli in deciso rialzo Fineco (+4,83%), seguita da Monte Paschi Siena (+2,9%), Campari (+1,39%), Amplifon (+1,31%), Bper Banca (+1,13%), Banca Generali (+1,08%) e Moncler (+1,08%). In flessione Erg (-1,63%), Terna (-1,3%), Diasorin (-0,97%) e Leonardo (-0,97%).

Wall Street apre mista

Apertura mista per Wall Street. A New York, il Dow Jones avanza dello 0,07%, il Nasdaq perde lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,2%.

Scatto di Mps, +3% dopo assoluzione ex vertici Viola e Profumo

Mps va al + 3% dopo assoluzione degli ex vertici Viola e Profumo, viene ribaltata la condanna in primo grado

Borse Ue avanti caute

Umore cauto degli indici europei in vista delle riunioni delle banche centrali. Le Borse faticano a trovare slancio all’inizio di una settimana intensa di annunci in tema di politica monetaria (mercoledì la Fed, e giovedì la Bce e la Banca d’Inghilterra). E’ improbabile l’Eurotower possa procedere con i tagli dei tassi di interesse con la rapidità con cui il mercato lo sconta, ossia 125 punti base di riduzione anche se il tema della stagnazione economica sta prendendo piede. Milano cede lo 0,23%, Londra perde lo 0,76% mentre Francoforte e Parigi oscillano sulla parità: ora il Dax cede lo 0,09% mentre il Cac 40 avanza dello 0,06%.

Ft: il mercato dei mutui al palo

Quest’anno la crescita della domanda di mutui sul mercato europeo sarà la peggiore del decennio. Lo scrive il Financial Times, citando le previsioni della società di consulenza EY, registrando il contraccolpo sia del rallentamento della crescita economica generalizzata, che degli affanni provocati dall’aumento dei prezzi, che ancora dell’aumento dei costi di finanziamento dovuto alle strette Bce, che a sua volta pesa sulle condizioni e sulla domanda di prestiti. EY prevede per quest’anno una crescita limitata all’1,5%, seguita poi da un 2,4% nel 2024. Numeri che si confrontano con il 4,9% dello scorso anno.

Risparmio, per Fineco raccolta di novembre a 287 milioni. Banca Generali a quota 366 milioni

Risparmio gestito, giornata di consuntivi per i big del settore. Fineco ha annunciato che la raccolta netta di novembre si è attestata a 287 milioni, portando così la raccolta complessiva da inizio anno a 7,6 miliardi e l’accelerazione del numero di nuovi clienti si mantiene sui livelli elevati dello scorso mese, quasi 11.400 a novembre (+7%) e più di 109 mila da inizio anno. “I dati positivi relativi alla raccolta di novembre evidenziano non solo il successo delle soluzioni di investimento introdotte nella seconda metà dell’anno, ma confermano allo stesso tempo la capacità di Fineco di offrire ai risparmiatori gli strumenti adeguati ad affrontare ogni fase di mercato. Tutto questo è rafforzato dalla sensibile accelerazione del numero di nuovi clienti, che conferma l’attrattività del nostro modello” commenta l’ad Alessandro Foti. Risultati anche per Banca Generali che ha realizzato a novembre una raccolta netta pari a 366 milioni evidenziando un netto miglioramento nella sua composizione di prodotto con un ritorno di interesse per le soluzioni gestite e assicurative. Il totale della raccolta da inizio anno ha superato i 5 miliardi in linea con il risultato del 2022. L’amministratore delegato di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha parlato di “un altro mese molto solido nei flussi nonostante le pressioni economiche e il quadro dei tassi” e ha confermato “le aspettative di una chiusura d’anno chiusura d’anno positiva in termini di volumi e di qualità della raccolta”.

Fincantieri, contratto da 200 milioni in Giappone per l’eolico

Vard, controllata norvegese del Gruppo Fincantieri, ha firmato un contratto per la progettazione e costruzione di una nave posacavi ibrida di ultima generazione altamente personalizzata con l’azienda leader giapponese Toyo Construction. Il valore del contratto, spiega una nota del gruppo, è di oltre 200 milioni di dollari. La nave posacavi ibrida avrà un design appositamente sviluppato per le esigenze del cliente volte a soddisfare il crescente mercato dei parchi eolici offshore giapponesi e potrà anche operare in tutto il mondo.

Piazza Affari avanti incerta

Prosegue incerta la seduta di Piazza Affari con l’indice Ftse Mib sulla parità (-0,01%). In fondo al listino ci sono Erg (-1,6%), Diasorin (-1,6%) e tra gli altri Leonardo (-0,79%) e Tim (-0,6%) mentre corre Fineco (+4%) dopo i dati sulla raccolta a novembre.

Il petrolio torna in ribasso

Prezzi del petrolio ancora deboli con il Wti che cede lo 0,5% a 70,8 dollari al barile e il Brent lo 0,3% a 75,6 dollari. A frenare gli investitori le preoccupazioni di un eccesso di offerta e le previsioni per una domanda debole il prossimo anno.

Borse asiatiche miste in chiusura

Chiusura mista per le borse asiatiche nella prima seduta della settimana. A Hong Kong andamento negativo con l’indice Hang Seng che cede lo 0,81% a 16.201,49 punti. Sulle borse cinesi invece bene Shanghai, con l’indice Composite a +0,74%, a 2.991,44 punti, mentre l’indice Shenzhen Composite è salito dello 0,95% a 1.865,36 punti.

Borse europee piatte in avvio, Milano -0,1%

Partenza senza scossoni sulle Borse europee, nella settimana che ruota intorno a Fed e Bce. Piazza Affari segna un calo dello 0,1%.

Lo spread parte poco mosso

Spread tra Btp e Bund in lieve rialzo in apertura di giornata, a 178 punti, contro i 177 della chiusura di venerdì. Il rendimento del decennale rimane stabile al 4,049%, contro il precedente 4,06%.

Petrolio in crescita

Prezzi del greggio in crescita nelle contrattazioni sui mercati asiatici, con il future sul Wti che segna +0,63% a 71,68 dollari al barile, mentre il Brent sale dello 0,69% a 76,36 dollari. Venerdì le quotazioni avevano segnato un rialzo di oltre il 2%, dopo la richiesta di Arabia Saudita e Russia ad altri membri dell’Opec+ di unirsi ai tagli di produzione.

Future misti a Wall Street

Andamento misto per i contratti future sugli indici delle borse Usa. Il future sul Dow Jones segna un +0,04%, mentre l’S&P 500 è sulla parità, e il Nasdaq arretra dello 0,18%.

Chiusura in buon rialzo per Tokyo (+1,5%)

La Borsa di Tokyo conclude la prima seduta della settimana in aumento, in scia al consolidamento degli indici Usa, con gli investitori che tornano sul mercato azionario mentre si arresta la fase di rafforzamento dello yen sulle principali valute. Il listino di riferimento Nikkei segna un rialzo dell’1,51% a quota 32.791,80, aggiungendo 483 punti. Sul fronte dei cambi la divisa nipponica arretra dai massimi in 4 mesi sul dollaro, a un livello di 145,60 e sull’euro a 156.80.

Scossone per il Bitcoin, arriva a perdere più del 7%

Scossone sul Bitcoin, protagonista fin qui di un 2023 da incorniciare: la regina delle cripto ha registrato u nimprovviso crollo verso i 40.000 dollari, in un contesto di generale difficoltà di questa asset class. Il Bitcoin ha perso fino al 7,5% durante giornata di contrattazioni asiatiche, prima di ridurre le perdite. Nota Bloomberg che l’indice dei maggiori 100 asset digitali ha perso circa il 4%, il calo maggiore dal 22 novembre.

[ad_2]

Source link

Leave a comment