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I grandi brand del settore delle auto sono sempre più votati, in questo periodo storico contraddistinto da innumerevoli rivoluzioni, verso obiettivi di forte appeal.
Uno di questi è senza dubbio quello della diversificazione: ampliare e arricchire il proprio carnet di auto e di proposte, di innovazioni e di apporti, per potenziarsi sul mercato.
Di certo una delle multinazionali più avanti in questo senso è la Toyota. Il colosso nipponico, da una vita al centro della scena per le sue ottime auto, continua a crescere.
Tra le ragioni del successo della Toyota, ovviamente al di là della qualità in quanto tale delle sue auto e delle sue progettualità ad ampio raggio, è proprio nelle sue scelte.
Spesso, se non sempre, votate verso il concetto della diversificazione: un tema che del resto è caro a tante altre competitor, ovvio, perché risulta sempre più indispensabile.
Toyota, auto per tutti i palati, e questa è una manna
In un momento nel quale il mercato caracolla ma, nonostante questo, richiede specificità, le grande aziende produttrici sanno di dover cercare di accontentare tutti i mercati, tutti i palati e sopratutto tutte le tasche. E così la Toyota mette sul mercato appunto tutto il suo ricco carnet diversificato: dalle utilitaria ottime e low cost, alla sua straordinaria e costosa ammiraglia.
Stiamo parlando di un vero gioiello, quello che Toyota ha in ‘carrello’: con un costo pari a 150 mila euro e un confronto, a livello di qualità, bellezza e fascino, con la Rolls-Royce. Un prezzo caro, ma che di base parte da un concetto minuzioso di analisi e di dettagli. In particolare si parla della Toyota che sta per sbarcare a circa 170 mila dollari, pari a oltre 150 mila euro, per appunto (ad oggi stando al cambio staremmo sui 156 mila).
Costo enorme, enorme qualità, ecco il gioiello dalla Toyota
Un prezzo che, per intenderci, sarà pari a 5 volte in più rispetto a una Land Cruiser: secondo i ben informati, la Toyota, che per alcuni dovrebbe chiamarsi Century e per altri, invece, in modo diverso, dovrebbe vedere la luce presso lo stabilimento di Tahara in Giappone . A quanto pare c’è un dettaglio che farà la differenza e, forse, aumentare i costi: vale a dire il processo di ispezione.
Sarà diverso: non tanti ispettori, ma uno soltanto. Una sorta di ispettore capo che seguirà i 17 passaggi diversi prima di dare il suo assenso o meno ad ogni auto per un totale di 3 ore e mezza per ogni auto.
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