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Sempre più spesso si sente parlare, e a ragione, di una enorme crisi economica che sta dilapidando la gran parte delle risorse delle famiglie, specie in alcuni ambiti.
Se si parla del settore delle auto, la situazione deficitaria è palese: pochissimi possono comprare auto nuove, se non con incentivi, e moltissimi sono quelli che non possono mantenerla.
Troppe spese: dalla rc auto al bollo, dalla revisione alla manutenzione, e sopratutto poi la voce di spesa più pesante, quella relativa ai carburanti, ovvio.
Sappiamo infatti fin troppo bene quale sia la situazione di oggi, con la spesa per mettere benzina o diesel che è cresciuta, e continua a crescere davvero a dismisura.
La crisi e le difficoltà in cui vertono i nostri portafogli però non possono né debbono mai in nessun caso essere una giustificazione per truffare o imbrogliare chi vende questo prodotto.
Truffa del pagamento della benzina, ecco come fanno
Eppure è quello che sta capitando fin troppo spesso, tra chi prova a rubare benzina, chi prova ad alterarla, chi invece prova a mettere il pieno e a fuggire via senza pagare. Alcune volte, riuscendoci perfino: come è successo nei casi di quella che è stata ribattezzata come la truffa dei pagamenti. In che cosa consiste? In pratica, in un vero furto, ma fingendo di aver pagato.
Tanti ormai pagano benzina con lo smartphone o comunque con carta di credito tramite apparecchio POS. Eppure, c’è chi raggira con un escamotage illegale il benzinaio che, di fatto, ci cade in pieno e si trova a non essere pagato. Che cosa fanno questi truffatori? Semplice: approfittano della chance di pagare con carta, e aspettano, con motore acceso, che l’inserviente porti l’apparecchio per pagare. Eppure, approfittando anche del caos e della situazione di ‘traffico’, spesso all’ora di punta, in coda per pagare, attuano l’imbroglio.
L’imbroglio del finto pagamento, ecco come fanno
Come sappiamo quando si effettua un pagamento con carta, il dispositivo emette un suono per sancire che il pagamento è andato a buon fine: la carta usata dai furfanti però è vuota e il BIP non arriverebbe mai: se non che, con un dispositivo acustico a parte, i truffatori lo generano in modo artificioso, finto, e il benzinaio ci casca.
Così, il truffatore va via a tutto gas, perché magari il benzinaio, che è preso da tante altre auto a cui prestare servizio, non ha controllato fino in fondo: ma sventare questa truffa è semplice. Se siete benzinai, basta attendere che il macchinario generi lo scontrino di pagamento, e nel caso, prendere la targa di chi sta provando a truffarvi.
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